Il numero delle auto elettriche in circolazione nelle nostre strade sta aumentando. I trend di vendita continuano a crescere e secondo le stime entro il 2030 in Italia circoleranno circa 5 milioni di auto elettriche. Se da una parte in questo modo verrebbero rispettati i target prefissati dal Parlamento Europeo in termini di abbattimento di CO2, dall’altra parte l’attenzione si sposterebbe sulla quantità di energia elettrica richiesta per la ricarica di tutti questi veicoli.

In quest’ottica nasce il sistema Vehicle to Grid, che in Italia è stato sperimentato la prima volta nel 2017 a Genova presso l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), grazie alla collaborazione tra Nissan e Enel. Oggi a Milano, a distanza di due anni dai primi test, inizia la seconda fase di sperimentazione del sistema, che vede coinvolti oltre a Nissan ovviamente, anche Enel X ed RSE, società pubblica di ricerca per il settore elettrico ed energetico.

La stabilizzazione della rete elettrica


La grande richiesta di energia per la ricarica delle auto elettriche rappresenterà una delle sfide più importanti da affrontare nei prossimi decenni. Il nuovo sistema Vehicle to Grid, il cui sviluppo è partito in Giappone a inizio anni Duemila, utilizza un inverter di potenza bidirezionale che è in grado di gestire la direzione del flusso di energia: dalla rete al veicolo e viceversa, in base alle richieste del gestore di rete o per ottimizzare il fabbisogno energetico della propria abitazione, sempre tenendo conto del livello di carica minimo delle batterie dell’auto.

La sperimentazione nel centro RSE


Al centro RSE di Milano, sono iniziati così i test per lo sviluppo di questa tecnologia. Si tratta di andare oltre al semplice funzionamento del sistema, cercando di capire quali possono essere le vere potenzialità e le problematiche, ipotizzando una reale applicabilità di questa soluzione. Ed è proprio in questo approccio più pratico che risiede la principale differenza rispetto ai test condotti nel 2017 a Genova. A Milano, infatti, la rete utilizzata per i test è collegata a quella pubblica e lo studio prevede anche il coinvolgimento di un’abitazione privata, in modalità simulata, per capirne meglio il fabbisogno e l’interazione veicolo-rete elettrica (V2G) e veicolo-abitazione (V2H) nell’uso quotidiano.

Nissan Leaf Vehicle to Grid Milano

I vantaggi del V2G


Oltre a diminuire sovraccarichi, garantendo stabilità e una migliore efficienza della rete elettrica nazionale, il sistema di condivisione dell’energia V2G permette di risparmiare anche sui costi della bolletta. Secondo alcune stime, basate anche sui dati provenienti da altri Paesi europei attualmente più avanti nello sviluppo di questa tecnologia, il risparmio per gli utenti può arrivare fino a 1.500 euro all'anno, grazie alla cessione di parte della propria energia alla rete.

La Danimarca è stata il Paese di lancio di questa tecnologia e adesso conta più di 10 hub V2G, grazie all’investimento della società energetica Frederiksberg Forsyning. In Italia, il servizio sarà disponibile non appena verrà approvato il decreto attuativo da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico, che consentirà finalmente di ridurre il gap tecnologico rispetto agli altri paesi e contribuire allo sviluppo economico che tali tecnologie possono generare nell’intera filiera dell’e-mobility.

 

Fotogallery: Nissan Leaf e il Vehicle to Grid a Milano