Il dato è tratto: cade l'embargo sulle prime immagini definitive della Volkswagen ID.3, che apre alla terza fase della storia del marchio di Wolfsburg dopo quelle simboleggiate dal Maggiolino e dalla Golf, due modelli che in un modo o nell'altro proseguiranno anch'essi la loro carriera in elettrico. Ma lei, ID.3, è una nuova generazione, una "nativa digitale" prima a portare in strada la piattaforma elettrica MEB e segnare la svolta verso la mobilità a zero emissioni.

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Per l'occasione, e  per sottolineare ancora l'importanza del momento, lo stesso marchio cambia grafica: più niente cromo, grafica più asciutta ed essenziale, con le lettere quasi stilizzate che ricordano il disegno di un circuito o, se vogliamo, il simbolo di una resistenza elettrica. Of course.

Volkswagen ID.3, la terza era è iniziata

Misure medie, grandi ambizioni

Le dimensioni non sono dissimili da quelle di una Golf ma con proporzioni e spazi completamente diversi che rappresentano il primo effetto tangibile della nuova progettazione "intorno all'elettrico": lunga 4,26 metri, larga 1,81 e alta 1,55, con un passo generoso di 2.765 mm, sbalzi ridotti e una portata utile che oscilla, a seconda della versione e della dotazione, da 416 a 541 kg mentre il peso totale minimo è di poco superiore ai 1.700 kg (normativa DIN). Massima attenzione all'aerodinamica fondamentale per le EV: la superficie frontale è di soli 2,36 metri quadrati e il Cx di 0,267.

 

 

Autonomia e ricarica

Le caratteristiche confermano le informazioni anticipate durante le varie preview: ID.3 offre tre batterie, quella considerata di riferimento da 58 kWh che promette un'autonomia massima di 420 km nel ciclo WLTP, sarà successivamente affiancata da una basic da 45 kWh per 330 km e una long range da 77 kWh per 550 km. Il sistema per la ricarica rapida ha una potenza massima di 100 kW e consente di accumulare energia sufficiente per poco meno di 300 km in 30'.

Volkswagen ID.3 1ST (2020)

La batteria è stata sistemata nel sottoscocca per risparmiare spazio, così come i sistemi ausiliari e il compressore del climatizzatore, tutti nella parte anteriore. L'elettronica di potenza che controlla il flusso di energia ad alta tensione tra motore e batteria converte la corrente continua immagazzinata nella batteria in corrente alternata per il motore mentre l'impianto elettrico a 12 V è alimentato da un convertitore a bassa tensione.

Volkswagen ID.3 1ST (2020)

Meccanica semplice, dinamica efficace

La potenza viene trasmessa dal motore all'asse posteriore mediante un riduttore monomarcia. Motore, elettronica di potenza e cambio formano un'unità compatta e leggera che insieme alla batteria piatta contribuisce a mantenere basso il baricentro favorendo la maneggevolezza. Il motore posteriore rende poi più libero il movimento delle ruote anteriori e migliora il diametro di sterzata che malgrado il passo lungo è di appena è di 10,5 metri.

 

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