Lamborghini ha fatto capire di essere interessata alla realizzazione di auto elettriche o ibride nel 2017, quando ha mostrato al mondo la concept Terzo Millennio. Ma l'impegno nell'elettrificazione non si è limitato alla realizzazione di prototipi.

La Casa di Sant'Agata Bolognese, infatti, 3 anni fa, ha anche siglato un accordo di collaborazione con il prestigioso Massachusetts Institute of Technology prendendo parte al MIT-Italy Program. Ecco, oggi quella partnership dà i primi frutti. Lamborghini e MIT, infatti, hanno depositato il brevetto per un innovativo materiale di sintesi da utilizzare per la creazione di supercondensatori di nuova generazione.

Il marchio del Toro ha infatti scelto proprio un supercondensatore, preferendolo alle batterie, per la sua prima supercar elettrificata, la Siàn, che pur essendo un'ibrida leggera necessita, per le sue particolari esigenze prestazionali, di un trasferimento di potenza più rapido. Una caratteristica propria, appunto, dei supercondensatori, che hanno meno "tenuta" ma più performance. Evidentemente, la Casa intende proseguire con questa tecnologia.

Per elettrodi ad alte prestazioni

Il materiale brevettato si basa sul concetto di Metal-Organic Framework e ha una struttura molecolare che lo rende particolarmente adatto per la realizzazione di elettrodi ad altissime prestazioni che saranno utilizzabili sui supercondensatori del futuro.

Questo perché riesce a massimizzare la superficie specifica. In altre parole ha un rapporto molto favorevole tra la superficie esposta alle cariche elettriche rispetto a massa e ingombri. Grazie proprio a questa caratteristica, il nuovo materiale permetterà di raddoppiare la densità energetica rispetto alle tecnologie utilizzate al giorno d'oggi. Questo nel breve periodo, perché teoricamente il limite è di molto superiore.

Ora al via la fase di messa a punto

Questo nuovo materiale è stato realizzato dal dipartimento di Concept Development di Lamborghini in collaborazione con il professor Mircea Dinca del Dipartimento di Chimica del MIT e si appresta ora ad affrontare tutta una serie di test di ottimizzazione.

Si lavora anche sulle scocche

La partnership con il prestigioso istituto statunitense ha permesso di avviare un secondo progetto, stavolta in collaborazione con il professor John Anastasios Hart del dipartimento di Ingegneria Meccanica.

Questa seconda iniziativa, nello specifico, punta a definire nuovi principi di progettazione per i materiali delle batterie ad alte prestazioni in modo che possano essere sempre più integrate nella struttura di una vettura. Lo studio sta cercando soluzioni innovative per dare alle batterie forme geometriche diverse e per permettere alle batterie di diventare parte integrante della scocca di un'auto.

Fotogallery: Lamborghini, brevettato un materiale per i supercondensatori del futuro