Emergono sempre più elementi del progetto Roadrunner di Tesla, che sarà svelato verosimilmente al prossimo attesissimo Battery Day, visto da molti con un momento di svolta per le batterie. L'obiettivo è sempre quello: arrivare a produrre batterie di nuova concezione garantite per un milione di miglia e il cui costo non sia superiore ai 100 dollari a kWh.
Le indiscrezioni sull’iniziativa sono trapelate a più riprese, sia quando, a inizio 2019, la Casa californiana ha sborsato 218 milioni di dollari per acquistare il colosso nipponico Maxwell (e le relative competenze) sia quando, nelle scorse settimane, è venuto a galla il primo brevetto relativo alle super batterie californiane e a stretto giro ulteriori dettagli al riguardo. Ma il quadro ora si inizia a completare con nuove importanti informazioni.
Si parte con la Model 3 cinese
La Reuters infatti rivela di essere in possesso di altri dettagli sulla nuova batteria a basso costo e lunga durata che la Tesla si appresta a mettere in commercio. A quanto pare il primo modello a beneficiare della nuova tecnologia sarà la Model 3 prodotta in Cina, che come abbiamo avuto modo di vedere in passato si distingue già dalle altre per alcuni dettagli e rifiniture di maggiore qualità, e vede ora anche un modello speciale di long range a trazione posteriore. E proprio in Cina, lo ricordiamo, si starebbe mettendo in moto lo sviluppo della "piccola" della Casa, quella che potrebbe essere la Tesla Model 2.
Questo perché la nuova batteria vedrà tra i partner anche il gigante cinese CATL, che sembra aver scalzato Panasonic dalla posizione di fornitore privilegiato di Elon Musk e che concorrerà anche allo sviluppo di servizi accessori, come la creazione di sistemi di stoccaggio di energia e lo sviluppo della tecnologia vehicle to grid.
Una progettazione completamente rivista
Proprio come ha giù fatto per l’Impianto elettrico della Model Y, Tesla punta, con la nuova batteria, a innovare anche dal punto di vista costruttivo, arrivando a realizzare una batteria che, grazie ad una struttura completamente diversa, renda più semplice la sostituzione, il riutilizzo in altre applicazioni (come lo stoccaggio dell’energia appunto) e anche lo smaltimento e il riciclo (e a proposito di riciclo, leggi qui l'approfondimento con l'Enea sulle vere prospettive questa pratica).
Risparmio evidente
L’introduzione potrebbe avvenire alla fine del 2020 o nei primi mesi del 2021 e permetterà un risparmio tale da portare il costo di listino della berlina elettrica sullo stesso livello di quello di una berlina equivalente ad alimentazione tradizionale.
Ulteriori informazioni sul progetto Roadrunner saranno con ogni probabilità rese note durante il tanto atteso Battery Day che Musk ha fissato per la fine di questo mese.
In quell’occasione, proprio annunciando la volontà di lanciarsi nel vehicle to grid, il numero uno della Casa, forte di un milione di vetture circolanti a livello globale, potrebbe anche decidere di proporre Tesla anche come competitor delle tradizionali aziende fornitrici di energia elettrica, come ha già proposto di fare nel Regno Unito.