Tutti avrebbero sperato in una partenza diversa. Invece il 2021 inizia sulla scia di come era finito il 2020. A gennaio il mercato fa registrare un poco consolante -14% (134.001 auto contro le 155.867 dello scorso anno).
Unica nota positiva, il trend delle vetture elettrificate, con plug-in ed elettriche che proseguono nella crescita, grazie anche alla spinta degli incentivi. Nel dettaglio, le plug-in crescono del 179,6% arrivando a 3.760, le elettriche chiudono con un più tiepido +28,2% (a 2.494) forse anche pagando lo scotto del fatto che le Case hanno spinto le consegne a dicembre (oltre 7.000) per abbassare le emissioni di CO2 del venduto ed evitare (o ridurre) le sanzioni UE.
Male le endotermiche
Veniamo alle altre: benzina e diesel riducono di un terzo le immatricolazioni e lo stesso fa il metano. Così, a livello di quota, arrivano rispettivamente al 36%, al 26,9% e al 2% con cali del 10,4, del 6,7 e dello 0,6 per cento. Un po’ più contenuto il calo del Gpl, che con un -15% rimane stabile al 6,1% di quota.

Ex equo tra 500 e fortwo
In uno scenario tutt’altro che roseo c’è chi può comunque guardare al futuro con un certo ottimismo. È il caso della Fiat 500 elettrica, ad esempio, che conferma il gradimento di pubblico registrato negli ultimi mesi del 2020, quando è arrivata sul mercato, e chiude gennaio in testa alla classifica delle elettriche più vendute con 419 unità.

Divide però il primo gradino del podio con un’altra best seller a zero emissioni, la smart EQ fortwo, che ottiene lo stesso identico risultato. Naturalmente, trattandosi del primo mese dell’anno, le due citycar a batteria sono in testa anche nella classifica dell’intero 2021, che appunto del solo gennaio al momento è composta. Terzo posto per la più venduta del 2020, la Renault Zoe, che con 255 immatricolazioni si piazza davanti alla Opel Corsa-e e alla Peugeot e-208, che si fermano rispettivamente a 216 e a 193 unità vendute. Grandi assenti dalla top ten italiana due modelli che in Europa vanno molto bene: Volkswagen ID.3 e Tesla Model 3.
- Fiat 500 elettrica – 419
- Smart EQ fortwo – 419
- Renault Zoe – 255
- Opel Corsa-e: 216
- Peugeot e-208: 193
- Renault Twingo: 129
- Peugeot e-2008: 128
- Volkswagen e-up!
- Hynudai Kona EV: 91
- Citroen e-C4: 75

Si arriverà a 1,5 milioni di auto
Guardando i dati, si iniziano a trarre le prime conclusioni. Michele Crsici, presidente Unrae, afferma che “In questo scenario la nostra stima per il mercato delle autovetture nel 2021 è di 1.550.000 immatricolazioni”. Si tratterebbe di un incremento del +12% rispetto all’annus horribilis appena chiuso, ma che messo in relazione con i dati 2019 equivarrebbe ancora ad un pesante calo del 19%.
"Speriamo - commenta Paolo Scudieri, presidente Anfia - che il Paese possa al più presto ritrovare la stabilità necessaria a valorizzare al massimo la programmazione di spesa delle risorse del PNRR". In questo quadro, infatti, il settore automotive può giocare un ruolo centrale per il riavvio dell’economia attraverso tre pilastri strategici.
- un corretto supporto allo sviluppo della mobilità green, rispettando la neutralità tecnologica
- la realizzazione di infrastrutture di rifornimento per i veicoli di nuova generazione
- una maggiore competitività delle aziende italiane, allineando la fiscalità delle imprese che si avvalgono di auto aziendali a quella dei principali Paesi europei, riducendo il gap competitivo di cui soffrono.