Più tracciabilità durante le estrazioni minerarie e meno siccità nel Paese, riducendo sensibilmente il consumo di acqua. Sono alcune delle richieste che il Governo del Cile, principale produttore al mondo di rame e di litio, ha fatto all'industria estrattiva locale attraverso un progetto pubblicato nei giorni scorsi.

La roadmap fissata dall’esecutivo sudamericano chiede il 100% della tracciabilità dei minerali entro il 2030 alle grandi imprese ed entro il 2050 a quelle medie e piccole. L’uso dell’acqua dovrà essere portato, dall’attuale 18%, al 10% per la fine del decennio e al 5% per la metà del secolo.

Spazio anche alle donne

Gli obiettivi sono raggiungere la neutralità climatica nel 2040, ma anche rafforzare e diversificare la leadership nel settore, mantenendo l’attuale quota del 28% nel mercato del rame fino al 2050 e portando la produzione da 5,7 milioni a 9 milioni di tonnellate l’anno.

Mining rame, copper

Tra le altre cose, il Governo cileno aumenterà la produzione di litio e terre rare, accelererà il rilascio dei permessi estrattivi e farà in modo che almeno il 35% dei dirigenti siano donne entro i prossimi 29 anni. Il rapporto indica quindi il quadro politico minerario per i prossimi tre decenni, ma non potrà essere vincolante anche per le future amministrazioni.

Unire le forze

Juan Carlos Jobet, ministro dell’Energia e delle politiche minerarie in Cile, ha affermato che tutti i player del settore, sia pubblici che privati, hanno il dovere di unire le forze per mantenere il Paese in prima linea, in un mondo delle estrazioni che sta cambiando. “Questo quadro politico – ha dichiarato in un discorso nella città mineraria settentrionale di Calama – è un appello alle aziende, ma anche alle autorità pubbliche”.

La mossa fatta si aggiunge a quella sulla sostenibilità annunciata nei mesi scorsi da SQM, colosso minerario del Cile e secondo produttore al mondo di litio , che ha promesso 15 milioni di dollari l’anno per le comunità locali che circondando la distesa di sale di Atacama e che temono conseguenze negative all’ambiente legate alle estrazioni.