L’ansia da autonomia sarà solo un brutto ricordo. È questa la promessa che fa Mujeeb Ijaz, fondatore e ceo della startup americana ONE (Our Next Energy) nel presentare il prototipo della super batteria chiamata “Gemini”.

Con una capacità di 203,7 kWh e densità energetica pari a 416 Wh/l, l’accumulatore sperimentale è stato capace di alimentare una Tesla Model S per 1.210 chilometri (752 miglia) viaggiando a velocità media di 88,5 km/h (55 mph) con una sola carica durante l'ultimo test in Michigan svolto nei giorni scorsi.

Tanta energia in poco spazio

Ijaz spiega che ONE ha scelto la berlina di Elon Musk perché “ha un’efficienza abbastanza elevata e un pacco batteria sufficientemente grande”, che ha fornito lo spazio necessario per essere adattato a Gemini. Una volta completato il percorso di prova, i risultati sono stati certificati da una parte terza.

“La nostra batteria mira a eliminare l’autonomia come barriera all’adozione dei veicoli elettrici raddoppiando l’energia disponibile a bordo nello stesso spazio nel pacco”, aggiunge il ceo. Le sue speranze sono anche quelle di “ridurre i costi e migliorare la sicurezza utilizzando materiali sostenibili”.

Pronta già nel 2023?

Ma c’è ancora un po’ di lavoro da fare prima di riuscire a completare il prodotto: “Vogliamo eliminare sia il nichel che il cobalto – dice ancora Ijaz –, ma senza rinunciare alla densità energetica. Il nostro obiettivo è reinventare la chimica delle batterie e l’architettura delle celle”.

L’obiettivo è essere pronti alla commercializzazione entro la fine del 2023. “Se metti a bordo così tanta energia, sei pronto per qualsiasi cosa ti chieda il cliente: che sia un viaggio di andata e ritorno da Detroit a Chicago o il traino di un rimorchio”, conclude il ceo.