Sono sempre più numerose le aziende che si cimentano nella progettazione di batterie alluminio zolfo. L’ultima in ordine di tempo è la Avanti Battery Company, società di Boston legata a doppio filo con il Massachussetts Institute of technology e guidata dal professor Donald Sadoway, luminare nel campo degli accumulatori considerato tra i massimi esperti anche in tema di batterie al metallo liquido e al litio metallo.
Ma restiamo sul lavoro della Avanti. Dal 2020 la società lavora su questo tipo di accumulatori e ora sembra aver definito un prototipo funzionante che sfrutta anche un rivoluzionario software di gestione, sempre ideato dal professor Sadoway e dal suo team di ricercatori, che si chiama Sadoway Power e che permette di sfruttare al massimo le caratteristiche di questo tipo di batterie, che ora devono affrontare la fase in cui si cercherà di mettere a punto un metodo produttivo economicamente sostenibile.
I vantaggi
Ma perché la batteria all’alluminio-zolfo suscita così tanto interesse? I vantaggi sono diversi. Il primo, di natura economica, riguarda il fatto che sfruttano materie prime estremamente diffuse sulla terra come, appunto l’alluminio (per l’anodo) e lo zolfo (per il catodo). Il secondo, invece, è legato alle prestazioni: le batterie alluminio-zolfo hanno un’elevata densità energetica.
Però hanno una durata breve a causa della dissoluzione dei polisolfuri che comportano un veloce decadimento della capacità di immagazzinare energia. Ed è proprio qui che Sadoway e il suo team sarebbero riusciti a intervenire in modo significativo. Come? Adottando un elettrolita diverso da quelli di tipo tradizionale (simili a quelli usati nelle normali batterie agli ioni di litio) che sono stati adottati fino a ora.
Il Mick Jagger delle batterie
Negli ambienti scientifici si parla già di scoperta sensazionale. Anche perché Sadoway, che tra i soprannomi ha anche quello del “Mick Jagger delle batterie”, è uno dei massimi esperti del campo.
“Il mio soprannome – ha dichiarato Sadoway – deriva dal fatto che come il cantante dei Rolling Stones provo a fare le cose in modo diverso dagli altri”. “Non so se vorrei dare il mio laboratorio in mano a Jagger – scherza – ma sono contento dell’accostamento. È proprio facendo le cose diversamente che sono riuscito a fondare tante aziende che operano con successo nel campo delle batterie sfruttando ciascuna una diversa tecnologia”.
In effetti, Sadoway è tra i fondatori di Ambri, Pure Lithium, Boston Metal, Sadoway Power, Sadoway Labs e, ora, anche di Avanti. Grazie al suo lavoro sul tema delle batterie al metallo liquido, il professore del MIT è stato recentemente insignito del Premio Europeo degli Inventori.