Quando Volkswagen ha annunciato la rinascita del marchio Scout, ha fatto sapere da subito che si sarebbe trattato di un’azienda separata dal resto del gruppo e che, come tale, si sarebbe data una propria organizzazione.

Questo significa anche che si sarebbe dovuta cercare le fabbriche per produrre i propri veicoli. A quanto pare, in pole position ci sarebbero quelle di Foxconn e Magna-Steyr, con le quali i vertici VW stanno trattando per la definizione di un accordo di collaborazione.

Fuoristrada vecchio stile

Le notizie sul ritorno del brand Scout risalgono al maggio scorso. Allora fu annunciata l’intenzione di rispolverare un nome tanto noto negli Stati Uniti tra gli Anni ’60 e ’70 e di utilizzarlo per dare vita a una gamma di vetture elettriche con una decisa vocazione fuoristradistica. Una sorta di anti-Rivian, tanto per parlare chiaro, ma con prezzi più abbordabili.

Sempre la scorsa primavera arrivò anche l’annuncio che Scott Keogh, presidente di Volkswagen North America, si era dimesso per prendere in mano proprio il timone della nuova società Scout. Da lì in avanti, però, il brand è tornato relativamente nell’ombra. Fino a oggi.

Foxconn Model B

La Foxtron Model B di Foxconn

Tra Foxconn e Magna

La notizia della trattativa tra Volkswagen – pardon, Scout – e Foxconn è stata data da Automobilwoche, che cita fonti vicine alla faccenda. Foxconn, storicamente noto per la produzione di iPhone per Apple, sta in effetti espandendo la propria attività nel campo della mobilità elettrica e ha avviato un buon numero di fabbriche dedicate alla produzione di vetture a batteria. Tra queste, anche quella di Lordstown, in Ohio, che si occuperà anche la Fisker Pear.

Lordstown (OH) Assembly Plant - Aerial View (2017)

Lo stabilimento di Lordstown, in Ohio

I vertici di Scout potrebbero però propendere per una collaborazione con la Magna-Steryr divisione di Magna International con sede in Austria che da sempre costruisce automobili conto terzi (anche in questo caso, c’è una Fisker coinvolta, stavolta la Ocean).

Magna starebbe valutando la possibilità di avviare la produzione di automobili anche negli USA, costruendo un nuovo impianto che le permetterebbe di sfruttare le agevolazioni previste dall’Inflaction Reduction Act. Per ora Volkswagen non commenta, limitandosi a dire che c’è grande soddisfazione per il modo in cui Scout sta progredendo.