Ridurre il consumo di energia. Ecco come si potrebbe riassumere in poche - pochissime - parole il nuovo piano industriale presentato da Suzuki. Semplice, diretto. Tra il dire e il fare però c'è di mezzo un mare fatto di complicazioni, ricerca tecnologica, investimenti. Sfide.

Il punto di partenza per la Casa giapponese è rappresentato dall'approccio nominato "“Sho-Sho-Kei-Tan-Bi”, vale a dire compatto, meno numeroso, leggero, minimale, bello. Il risultato saranno, tra le altre cose, auto elettriche con powertrain compatti ed efficienti e una batteria piccola e leggera.

Circolare

Centrale per il raggiungimento dello scopo sarà l'adozione di un'economia di tipo circolare. "Nel sistema economico tradizionale, noto come economia lineare, il flusso di estrazione delle materie prime, produzione, utilizzo e smaltimento dei prodotti è unidirezionale. Questo porta a un elevato consumo di energia, all'esaurimento delle risorse e alla distruzione dell'ambiente" sottolinea la Casa giapponese. 

<p>Suzuki EVX Concept</p>

Suzuki EVX Concept

"Negli anni a venire Suzuki si dedicherà a minimizzare il consumo energetico attraverso l'adozione dell'economia circolare. Questo approccio mira a ridurre il consumo complessivo delle risorse progettando prodotti che possano essere facilmente smontati per favorire il riciclo e il riutilizzo dei materiali".

Suzuki vuole così seguire l'esempio di altri costruttori come Renault, per i quali il riciclo diventa sempre più importante in termini di risparmio economico e immagine. Perché non basta produrre auto elettriche per essere sostenibili. 

Il piano decennale di Suzuki

Leggerezza

Che Suzuki punti da tempo sul contenimento del peso è cosa nota e l'avvento dell'elettrico non comporterà un cambio di approccio. L'ambizione infatti è quella di continuare a risparmiare chili su chili, nonostante le auto a batteria non siano famose per avere masse particolarmente contenute.

Come detto il progetto prevede di realizzare powertrain compatti ed efficienti, caratterizzati da batterie dalle dimensioni ridotte e leggere. Approccio simile a quello di Mazda con la MX-30 ma che, grazie alla ricerca e a densità energetiche sempre maggiori, potrebbe garantire autonomie elevate. 

Il software

Altro campo nel quale Suzuki si troverà a operare sarà quello dei cosiddetti Software Defined Vehicle, veicoli definiti dai software. Auto - e non solo - dove l'aspetto la programmazione gioca un ruolo fondamentale, con aggiornamenti over the air semplici ed efficaci. Sempre all'insegna del “Sho-Sho-Kei-Tan-Bi”.

Per ridurre i costi, così come avviene in ormai ogni Gruppo automobilistico, l'hardware sarà condiviso tra differenti modelli per ridurre le spese, mentre a caratterizzarli ci penserà il software.