Il 2023 è stato un anno record per l'eolico offshore in Europa. I numeri parlano chiaro e dicono che gli investimenti nel settore hanno raggiunto i 30 miliardi di euro e che l'Ue ha autorizzato l'installazione di 16,2 GW di nuova capacità, di cui l'80% in mare.
Si tratta di valori molto positivi e che, in base a quanto dichiarato a Reuters dal gruppo industriale WindEurope (l'associazione che promuove l'uso dell'energia eolica in Europa, con oltre 500 membri attivi in più di 50 Paesi), fanno ben sperare per il raggiungimento degli obiettivi climatici al 2030 della Commissione europea.
Chi più, chi meno
Tra i Paesi del Vecchio Continente che hanno installato il più grande quantitativo di nuovi impianti eolici offshore ci sono, prima di tutto, la Germania e la Spagna. Entrambe le Nazioni hanno installato il 70% in più di turbine eoliche rispetto al 2022, un valore buono e che, allo stesso tempo, va preso con le pinze, ricordando che sempre il 2022 è stato l'anno con le maggiori difficoltà per il settore dal punto di vista dell'approvvigionamento delle materie prime.
In base a quanto riportato sempre da Reuters, infatti, le aziende europee impegnate nella produzione e nell'installazione di impianti eolici hanno affrontato un periodo tetro a causa della guerra tra Russia e Ucraina, con il leader globale Vestas che ha spiegato di essere tornato in profitto solo nel quarto trimestre del 2023.
Una crescita che fa ben sperare
Secondo il gruppo di costruttori WindEurope, le aziende si aspettano che nei prossimi anni l'Europa autorizzi l'installazione di una media annua di 29 GW, per raggiungere un totale di 393 GW di capacità energetica eolica entro il 2030 - un valore molto vicino ai 425 GW necessari per rispettare gli obiettivi dell'Ue.
Il gruppo industriale ha affermato che le nuove politiche dell'Unione europea per accelerare il rilascio dei permessi di installazione stanno attualmente incoraggiando tutto il settore.
A proposito di energia eolica
Fonte: Reuters