Polestar e StoreDot hanno firmato un accordo per dare il via a una nuova collaborazione strategica. Nello specifico, la Casa elettrica svedese investirà nel produttore di batterie israeliano per avere un accesso privilegiato alle sue tecnologie di ricarica ultrarapida, nonché per valutare "da vicino" opportunità e possibili impieghi sulle future auto del brand.
StoreDot, stando alle ultime dichiarazioni, sarebbe sulla buona strada per avviare la produzione delle sue batterie XFC (sigla che sta per Extreme Fast Charging). La versione chiamata “100in5”, che sta per 100 miglia (circa 160 km) di autonomia guadagnate in 5 minuti di ricarica, dovrebbe arrivare entro il 2024.
Sulle Polestar dal 2026
Thomas Ingenlath, ceo di Polestar, ha spiegato così la nuova partnership: “L’ansia da autonomia e da ricarica sono problemi reali, che tengono alcuni automobilisti lontani dalla mobilità a zero emissioni. Con la tecnologia di StoreDot si possono offrire soluzioni concrete per superare certi ostacoli. Se i nostri progetti pilota avranno successo, entro il 2026 le batterie a ricarica ultra rapida arriveranno sulle nostre vetture”.
Polestar non è l’unica Casa automobilistica a credere nelle batterie XFC della startup israeliana. Già Mercedes e Vinfast, ma anche gruppi come Samsung e Ola Electric hanno deciso di supportare la ricerca che, dopo le batterie “100in5” dovrebbe portare a quelle “100in3” (nel 2028) e infine a quelle “100in2” (nel 2032).
C’è anche Volvo
La mossa di Polestar ben si sposa con l’iniziativa della "capogruppo" Volvo, che ad aprile, attraverso il suo fondo di investimento Volvo Cars Fund Tech, ha avviato una partnership sempre con StoreDot per portare avanti la messa a punto di anodi ad alto contenuto di silicio.
In particolare, il sostegno di Volvo punta ad accelerare la produzione su larga scala di anodi in silicio realizzati con nanotecnologie che incorporando materiali organici e inorganici consentono di innalzare notevolmente le velocità di ricarica, senza compromettere le prestazioni e la durata della batteria.
A proposito di Polestar
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