Il progressivo taglio dei costi di listino messo in atto da Tesla da inizio anno ha portato un po' tutti i costruttori a rivedere le proprie strategie per poter continuare a competere con il colosso americano e "restare a galla" in un mercato sempre più affollato.

Per questo motivo, Xpeng ha recentemente annunciato il lancio di una nuova piattaforma 2.0 denominata SEPA, acronimo di Smart Electric Platform Architecture, che consentirà di contenere i costi di sviluppo e produzione, potendo essere utilizzata come base per vari modelli, per abbassare di conseguenza i prezzi di listino delle future auto del brand cinese.

Una piattaforma, tanti modelli

La nuova piattaforma verrà ufficialmente presentata al Salone dell'Auto di Shanghai, in programma dal 18 al 27 aprile, debuttando sul nuovo SUV G6. Stando ai dati dichiarati da Xpeng, questa nuova soluzione permetterà di contenere i costi di sviluppo dei powertrain del 25% e quelli necessari per la messa a punto dei sistemi di guida autonoma addirittura del 50%. Anche i costi di adattamento del software Xmart OS di XPeng si abbasseranno dell'85%.

Xpeng G9 (2023)

La piattaforma sarà realizzata attraverso inedite tecnologie di pressofusione della parte anteriore e di quella posteriore, in modo da abbassare i costi di produzione. Un approccio molto simile a quello di Tesla, che con le Gigapress è in grado di produrre grandi componenti del telaio delle sue vetture. Il pacco batterie, inoltre, sarà parte strutturale delle vetture, andando così a migliorare le caratteristiche di rigidità torsionale dei modelli e, soprattutto, a contenere il peso.

Futuro difficile

Il passaggio a questa nuova piattaforma rappresenta quasi un passo obbligato per Xpeng. Nel primo trimestre dell'anno, infatti, le vendite del brand cinese sono crollate del 50%. Secondo He Xiaopeng, amministratore delegato di Xpeng, una casa automobilistica dovrà raggiungere vendite annuali di 3 milioni di unità a livello globale per avere la possibilità di sopravvivere nel prossimo decennio.