Di aggiornamenti in Tesla si sente parlare con una certa regolarità. Questa volta però, non riguardano uno dei modelli a listino, bensì le colonnine di ricarica Supercharger, ovvero quelle unicamente dedicate ai modelli Tesla (ad oggi Model 3, Model S e Model X). Da questa settimana, infatti, la rete di ricarica Tesla, che al momento sul territorio italiano conta 30 stazioni per 250 postazioni aumenta la sua potenza grazie a un aggiornamento software che sarà finalizzato proprio in questi giorni e che porterà la potenza di ricarica dagli attuali 120 kW, fino a 150 kW.

Futuro a 250 kW

Si tratta di una novità importante, che permetterà ai clienti Tesla di abbassare i tempi medi di ricarica, ma che oggi rappresenta uno step intermedio nello sviluppo delle infrastrutture di ricarica del costruttore californiano. Il passaggio successivo, infatti, è rappresentato dall'arrivo delle colonnine di tipo V3, che porteranno le Supercharger fino a una potenza di 250 kW. Per vedere queste sulle nostre strane, bisognerà attendere fino alla fine del 2019. Se le V2, infatti, per l'aumento di potenza richiedono "semplicemente" un aggiornamento del software, le V3 da 250 kW devono essere installate da zero.

Tesla Supercharger

Alla giusta temperatura

Accanto all'aggiornamento per le colonnine Supercharger, Tesla ha rilasciato un update anche per i suoi modelli a listino denominato "On-Route Battery Warmup". Questo permette di riscaldare la batteria prima che questa venga messa in carica. Una funzione molto importante, utile ad ottimizzare e rendere più efficiente il processo di "riempimento" della batteria. La temperatura ideale per la ricarica, infatti, si aggira intorno ai 30/35 gradi. La fase di pre-riscaldamento, che permette di abbattere i tempi di ricarica nell'ordine del 25%, comincia in automatico non appena sul navigatore viene impostata una stazione Supercharger come destinazione.

Fotogallery: Tesla Model 3