Dalla ricarica rapida alla ricarica spaziale è un attimo. Non proprio, a dire il vero, ma adesso per aumentare la velocità con cui si può fare il pieno ad una batteria si va davvero nello spazio. Lo fa StoreDot, azienda israeliana pioniera proprio nell’extreme fast charging, che andrà in orbita insieme alla Israeli Electric Company, alla Fondazione Ramon e all’agenzia spaziale israeliana, cofinanziatori del progetto.
Ad approvare il progetto c’è anche la Nasa, che ha dato autorizzazione ad avviare un progetto per lo studio di nuovi materiali per le batterie che permetterà di studiare nuove potenze di ricarica. Si parte a febbraio del prossimo anno.
Assenza di gravità
StoreDot potrà svolgere due settimane di test nella Stazione Spaziale Internazionale a gravità zero. L’obiettivo è studiare soluzioni che permettano di realizzare celle agli ioni di litio di nuova generazione con ricarica veloce (StoreDot è quella della “ricarica in 5 minuti”) e densità di molto maggiore rispetto ai prodotti attualmente in circolazione. Con la sperimentazione, l’azienda israeliana vuole mettere a punto batterie adatte all’uso sulle auto elettriche.
L’assenza di gravità permetterà di acquisire nuove informazioni sulle reazioni chimiche che causano l’espansione del silicio durante il processo di ricarica rapida e, in particolare, come si creano le irregolarità sulla superficie di silicio dell’anodo. Perché proprio a predominanza di silicio sarà l’anodo della batteria XFC, il cui interno ciclo di test (non solo nello spazio) terminerà entro la fine del 2022.
Un programma privato
Doron Myersdorf, CEO di StoreDot, ha così commentato la prossima partenza per lo ISS: “Siamo incredibilmente orgogliosi per questa storica missione. Vogliamo spingere i confini della ricerca sui materiali per le batterie. I test in assenza di gravità apriranno strade completamente nuove. Le informazioni che riceveremo permetteranno di compiere passi in avanti anche in campi diversi da quelli della batteria”.
I test di StoreDot fanno parte del programma Rakia (parola che in ebraico significa cielo) e che si inserisce nella serie di iniziative private sulla ISS. Con il progetto Raika, Israele manderà in orbita l’astronauta Eytan Stibbe, che raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale a bordo della SpaceX Dragon di Elon Musk e che, una volta a destinazione, svolgerà 200 ore di test su diversi programmi scientifici. Stibbe, dallo spazio, terrà anche una serie di lezioni per i bambini delle scuole israeliane.