L'Automotive Dealer Day 2021 sta rappresentando un'importante occasione di dialogo sul fronte dell'auto elettrica. Del resto, la mobilità green sta sempre più dettando le regole del percorso che non solo le Case dovranno seguire nei prossimi anni, ma anche gli stessi concessionari.

Proprio su questo tema si è incentrato il convegno “Come l'elettrificazione cambia la distribuzione di auto e servizi” al quale hanno preso parte Daniele Invernizzi, presidente di eV-Now!, Andrea Mantinelli, CEO e Manager Director di Penske Automotive Group Italy, Marco Toro, Presidente e amministratore delegato di Nissan Italia e Francesco Naso, Segretario generale di Motus-e.

Futuro a elettroni

Nel quinquennio 2020-2025, gli investimenti per lo sviluppo di veicoli elettrici è raddoppiato rispetto ai 5 anni precedenti. Un indicatore importante di quello che è il peso che ha oggi e che avrà nel prossimo futuro l'auto elettrica.

“Oggigiorno l'interesse e la curiosità da parte del cliente finale nei confronti dell'auto elettrica sta crescendo in maniera esponenziale – ha spiegato Andrea Mantinelli CEO e Manager Director di Penske Automotive Group Italy -. Tuttavia sono ancora molti i timori rispetto a questa tecnologia: tra tutti, l'autonomia, la scarsa presenza di infrastrutture di ricarica e il costo elevato degli attuali modelli a listino”. Questo ci introduce quindi alle tre tematiche principali intorno alle quali ruota la penetrazione dell'auto elettrica sul mercato.

Il costo

Uno degli elementi che oggi condizionano notevolmente l'avvicinamento dell'utente medio all'auto elettrica è il prezzo. Buona parte dei modelli attualmente a listino appartiene alla fascia alta del mercato. “L'auto elettrica riuscirà a conquistare una più ampia quota di mercato solo quando i costruttori cominceranno a proporre modelli più abbordabili, appartenenti ai Segmenti A e B - spiega Francesco Naso, Segretario generale di Motus-E. “Accanto a questo, sarà fondamentale l'apporto del governo, che se sarà in grado di assicurare l'erogazione di contributi in maniera costante e non a singhiozzo, incentiverà sicuramente l'acquisto di questa tipologia di vetture”.

leaf nissan

Sullo stesso tema è intervenuto Marco Toro, Presidente e amministratore delegato di Nissan Italia. “Il nostro obiettivo è quello di vendere un milione di auto elettrificate a partire dal 2023 - ha detto il manager - Per fare questo c'è bisogno, oltre che di una gamma interamente elettrificata, anche di avvicinare quanto più possibile i prezzi delle auto elettriche a quelli dei modelli ad alimentazione tradizionale. Per questo in Nissan all'incentivo governativo sommiamo un'ulteriore contributo per il quale provvede nella misura di un terzo il dealer e di due terzi noi di Nissan”.

L'infrastruttura di ricarica

Il secondo punto cardine intorno al quale dovrà ruotare lo sviluppo non solo dell'auto elettrica, ma della mobilità a zero emissioni in generale, è l'implementazione di un'infrastruttura di ricarica adeguata. Secondo Mantinelli “la rete infrastrutturale rappresenta uno dei talloni d'Achille per lo sviluppo dell'auto elettrica in Italia. Da noi la media di colonnine per ogni chilometro di strade è di appena 1,5 mentre in Germania la media sale fino a 7. Va da sé, quindi, che per avvicinare in maniera serena i clienti alle elettriche, bisognerà metterli nella condizione di poter viaggiare senza il timore di non trovare un punto di ricarica al quale fermarsi”.

Colonnine ricarica auto elettrica

Ad affrontare ancora più a fondo la questione infrastrutture è stato Daniele Invernizzi, presidente di eV-Now!, secondo il quale l'aumento delle colonnine sul territorio nazionale e il contenimento dei costi di ricarica può rappresentare un'importante sacca di marginalità, fino ad ora poco sfruttata. “L'installazione di punti di ricarica può rappresentare un'importante opportunità di business anche per chi lavora in settori lontani dall'automotive – ha spiegato Invernizzi -. La colonnina, infatti, può avvicinare utenti della strada che, nel corso della sosta per la ricarica, possono trasformarsi in clienti per l'esercizio commerciale che mette a disposizione la colonnina. Proprio per questo, offrire la ricarica a prezzi contenuti, o addirittura gratis, può essere vista come una strategia commerciale vincente”.

Il ruolo delle concessionarie

In questo quadro generale in continua evoluzione, un ruolo ancora molto importante secondo tutti i relatori, sarà ricoperto dalle concessionarie. L'elemento umano, infatti, è e continuerà ad essere un plus importante nell'avvicinare gli automobilisti all'elettrico. Ne sono ben consapevoli in Nissan: “Già da tempo abbiamo cominciato ad aggiornare la nostra rete di concessionari e di officine per affrontare con consapevolezza l'auto elettrica – ha spiegato Toro - l'importanza delle concessionarie per Nissan, infatti, si esprime nella nostra volontà di permettere a tutti i nostri dealer di vendere i modelli elettrici, e non soltanto a strutture dedicate, proprio perché l'elettrico deve divenire la normalità e non trasformarsi in qualcosa di nicchia”.

A chiudere il dibattito è stato Invernizzi, che proprio sul tema delle concessionarie ha espresso la convinzione che in futuro queste rappresenteranno un luogo d'incontro non soltanto per acquistare un'auto elettrica, ma anche per capirla ed accedere a diversi servizi accessori. “Per vendere un'elettrica non basta spiegare come è fatta l'auto, bisogna saper raccontare l'intero mondo della mobilità elettrica, dalle infrastrutture all'energia. Di fatto, il venditore deve trasformarsi in una sorta di coach, capace di accompagnare il cliente all'interno del grande ecosistema di esperienze e servizi legati all'auto a zero emissioni”.