I principi di sostenibilità non possono limitarsi solo ad alcuni aspetti del prodotto finale. Devono invece permearne ognuno degli stadi di vita: dalla fabbricazione fino all’utilizzo e alla successiva dismissione, riuscendo così a limitare al massimo le emissioni nocive e l’utilizzo di energie e materiali non rinnovabili. Un compito delle aziende e delle istituzioni al quale non può però venire meno un forte impegno delle comunità.

Luca Campadello, Project e Innovation Manager di Erion, ha spiegato durante gli Electric Days 2022 come “in Italia siamo bravi nella gestione del fine vita dei materiali: la raccolta differenziata e la materia riutilizzata sono elevate, ma quanto sono entrati questi termini nella vita dei cittadini? Bisogna fare di più per portare alle persone esempi e punti di vista sul come le aziende virtuose mettono in pratica principi di economia circolare, per avere cittadini realmente consapevoli della sostenibilità”.

Obiettivo riutilizzo al 100%

Principi che assumono un valore ancora maggiore quando si parla di pile e batterie: la loro funzione è oggi più che mai fondamentale per il progresso tecnologico e l’elettrificazione dei propulsori della mobilità. I processi produttivi e l’utilizzo di materiali rari controbilanciano gli effetti positivi del loro utilizzo al posto dei combustibili fossili e soltanto un efficace gestione del loro ciclo di vita può portare a una vera e propria neutralità ambientale. Raccolta e riconversione delle batterie usate sono alla base di questo processo virtuoso, ha osservato Campadello partecipando al talk: Come sarà l’auto del futuro? Circolare.

“Bisogna estendere la vita utile delle batterie e riutilizzarle dove possibile al 100%: le 'miniere' sono le nostre stesse città, ma occorre trovare il modo di andare a prendere queste batterie costruendo una filiera di raccolta, trasporto e primo smontaggio capillare”.

Foto - Electric Days
Seduto a destra, Luca Campadello, Project & Innovation Manager Erion

Parola d’ordine: semplificare

Naturalmente, mettere in pratica le teorie dell’economia circolare è molto più facile a dirsi che a farsi e, a questo proposito, anche le istituzioni e le normative che ne regolano i processi devono evolversi, come ha puntualizzato il manager di Erion:

Servono diverse semplificazioni e normative ad hoc che facilitino il riciclo. Gli attori del riciclo hanno bisogno di certezze per implementare nuovi impianti e uno sveltimento dei passaggi burocratici che rallentano il passaggio dei rifiuti di riciclo verso i Paesi esteri dove spesso si trovano gli impianti di lavorazione”.

[Foto: Federico Marongiu]

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