Tesla ha fatto sapere di recente che le batterie 4680 attualmente in produzione nella Gigafactory texana di Austin sono state migliorate al punto da guadagnare il 10% dn più i densità energetica.
La notizia è confortante. Le nuove celle cilindriche, presentate ormai nel 2020, non solo stanno crescendo a livello di volumi produttivi, ma anche in termini di prestazioni. Questo significa che sia la Model Y, sia l'imminente Cybertruck - al momento gli unici due modelli della Casa che adottano questo tipo di batterie - trarranno benefici a livello di autonomia.
Il sorpasso sulle 2170
A dare la notizia delle migliori apportate alle celle 4680 è stato Drew Baglino, una delle figure chiave di Tesla, che ricopre il ruolo di vicepresidente senior per quanto riguarda batterie e powertrain.
"Qui in Texas ci stiamo preparando a lanciare la nostra cella per il Cybertruck, che ha una densità energetica superiore del 10% rispetto alla produzione attuale - ha detto Baglino -. Questo risultato è stato ottenuto grazie all'ottimizzazione del processo e della progettazione meccanica".
Le celle 4680 prodotte attualmente hanno la stessa densità energetica delle tradizionali 2170 (le celle cilindriche più piccole che Tesla utilizza da anni). Il vantaggio offerto dalle prime sulle seconde, quindi, si misura per ora solo su processi costruttivi meno costosi e sulla necessità di avere meno celle per garantire la stessa capacità della batteria.
Però, con la nuova densità energetica, le celle 4680 iniziano a offrire vantaggi anche in termini di autonomia. Il 10% in più sarebbe stato ottenuto con una versione ad alto contenuto di nichel.
Su i volumi, giù i costi
Ci sono state altre buone notizie riguardo alle celle 4680 di Tesla. Drew Baglino ha dichiarato che la produzione in Texas è aumentata dell'80% nel secondo trimestre del 2023 rispetto al primo, grazie a "notevoli progressi" nel miglioramento della resa delle linee. Il numero totale di celle prodotte ha superato i 10 milioni.
Inoltre, Tesla ha anche menzionato una riduzione del 25% del costo di realizzazione delle celle, probabilmente conseguenza della riduzione dei costi delle materie prime.
Fonte: Tesla via Green Car Reports