“Le auto coreane conquisteranno il mondo”. Ju-yung Chung, il fondatore di Hyundai, lo ha ripetuto come un mantra fino al giorno della sua scomparsa nel 2001. Il resto è storia, con Hyundai Motor Group che è riuscita a scalare la classifica dei costruttori di auto - oggi è al terzo posto - e ha intenzione di cavalcare anche la transizione elettrica aumentando la capacità produttiva dello stabilimento di Ulsan. L’obiettivo? Assemblare a partire dal 2026 fino a 200.000 EV l’anno in più e sperimentare tecnologie di produzione all'avanguardia.
Uno stabilimento nello stabilimento
La fabbrica di Ulsan è già, in assoluto, la più grande del mondo con 1.400.000 mila auto assemblate nel 2022. Per darvi un ordine di paragone a Wolfsburg, in Germania, la Volkswagen può assemblare al massimo 800.000 macchine l’anno.
Lo stabilimento dedicato alle elettriche sorgerà in un’area di 548 mila metri quadri di cui oggi, 13 novembre, è stata posata la prima pietra, alla presenza di Euisun Chung, presidente esecutivo di Hyundai Motor Group, Jaehoon Chang, presidente e amministratore delegato di Hyundai Motor Company. A loro si sono aggiunti il sindaco, e il primo vice ministro del Ministero del Commercio, dell'Industria e dell'Energia, Youngjin Jang.

Euisun Chung, presidente di Hyundai Motor Corporation

Jaehoon Chang, il CEO di Hyundai Motor Group

L'ingresso della sala conferenze allestita sul cantiere di Ulsan
L’ipotesi di "Hyper Casting" made in Hyundai
Il nuovo stabilimento non è stato concepito solo per aumentare la capacità produttiva ma per introdurre nuove tecnologie di produzione che sono cruciali per ridurre i costi e quindi il prezzo finale per il cliente.
A margine della conferenza stampa non sono stati forniti dettagli ma alla domanda specifica di InsideEVs se sarà adottato o meno il cosiddetto Hyper Casting e cioè il processo che riduce al minimo le componenti della scocca di un'automobile stampandone pezzi unici con presse giganti, ci è stato risposto così:
Hyundai Motor intende applicare una piattaforma di produzione innovativa, sviluppata dal Centro di Innovazione del Gruppo Hyundai Motor di Singapore (HMGICS), per garantire il futuro dell'impianto e dare priorità alla sicurezza, alla comodità e all'efficienza dei dipendenti. La piattaforma comprende sistemi di controllo intelligenti basati sull'intelligenza artificiale e orientati alla domanda; metodi di costruzione ecologici e a basse emissioni di carbonio per ottenere la neutralità del carbonio e la certificazione RE100
Il portavoce del Gruppo non ha confermato, ma non ha neanche smentito le indiscrezioni che si rincorrono da mesi sulla stampa di settore coreana, ma sembra sottinteso che la nuova tecnologia che dovrebbe caratterizzare il processo produttivo sarà messa a punto in house senza chiamare in causa fornitori terzi come l’italiana IDRA che produce le famose Giga Press di Tesla.
Il primo modello che vedrà la luce nel nuovo stabilimento sarà in ogni caso il SUV Genesis costruito sulla nuova piattaforma IMA (Integrated Modular Architecture), a partire dal primo trimestre 2026.

La nuova fabbrica sarà pronta entro il 2025
Un tocco di stile italiano
A margine della conferenza inaugurale la storia dello stabilimento di Ulsan è stata celebrata con un’esposizione dei modelli che hanno fatto la storia Gruppo. Dalla prima auto assemblata su licenza in questa fabbrica, la Ford Capri, alla vettura che ha motorizzato la Corea del Sud, la Pony.
Quest’ultima, in particolare, ha una storia che si lega al nostro paese: il prototipo della Pony Coupé fu infatti disegnato negli anni ’70 dalla matita di Giorgetto Giugiaro, presente fra gli ospiti d’onore. Il designer italiano, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha peraltro confermato che la GFG Style ha ripreso a collaborare con Hyundai per la costruzione di concept car.

Giorgetto Giugiaro risponde alle domande dei giornalisti

Una maquette della Hyundai Pony Coupé
3 milioni di elettriche
L’investimento per l’ampliamento di Ulsan ammonta a 1,53 miliardi di dollari e si inserisce in una strategia per incrementare la produzione nazionale di auto elettriche dalle attuali 330 mila unità a 1,51 milioni nel 2030 che si sommeranno a quelle assemblate negli altri 10 stabilimenti sparsi per il mondo per un totale 3 milioni di BEV.
Considerando tutti i marchi (Hyundai, Kia e Genesis) arriveranno sul mercato una trentina di nuovi modelli a batteria che dovrebbero permettere al gruppo Hyundai di diventare uno dei tre produttori di auto elettriche più importanti del mondo.
Con l'ampliamento di Ulsan la sfida per la conquista del mercato dell'auto elettrica è stata ufficialmente lanciata anche dai coreani e parte dal luogo simbolo dove l'avventura industriale ebbe inizio il 29 dicembre 1967. Oggi il mondo dell'auto è cambiato, i contendenti si chiamano Tesla e BYD, ma le ambizioni di quest'azienda che incarna il sogno di un intero popolo, sono le esattamente le stesse di cinquantacinque anni fa. Insomma, ci sono tutte le premesse affinché la storia si ripeta.