Il concetto di come funziona una Giga Press è noto: il rivoluzionario macchinario voluto da Elon Musk per costruire la Model Y, che verrà usato anche sul Cybertruck e su modelli futuri di Tesla, è in grado di realizzare una grossa porzione della scocca in un unico stampo.
Nel Caso della Model Y, in particolare, questo metodo permette di ottenere un unico pezzo di alluminio per tutto il retro della vettura in sostituzione dei circa 70 utilizzati precedentemente. I vantaggi di questa soluzione sono molteplici.
Si risparmia in tutto
Il metodo costruttivo di Tesla è particolarmente interessante perché ha consentito prima di tutto di accelerare i tempi produttivi: per fare un'auto, insomma, Tesla ci mette meno. Ma ancor di più, ha permesso alla Casa americana di ridurre del 40% gli investimenti sui macchinari e di risparmiare il 30% di energia. Come se non bastasse, il pezzo creato con la Giga Press è più leggero del 10% di quello ottenuto con metodi tradizionali, con evidenti vantaggi di peso.
- Investimenti per macchinari: -40%
- Costi per energia: -30%
- Risparmio di peso: 10%

Un’intuizione geniale
L’idea della Giga Press nasce in Italia, presso la Idra, azienda con sede in provincia di Brescia. A intuire il potenziale di questo enorme macchinario è Riccardo Ferrario, ceo di Idra, che ad Automotive News Europe ha spiegato come tutto è nato.
“La Giga Press ha richiesto 3 anni di lavoro e 1,8 milioni di euro di investimento per l o sviluppo – ha spiegato Ferrario – Quando abbiamo mostrato il progetto, nel 2019, molti hanno bollato la nostra idea come ridicola. I clienti a cui l’abbiamo presentata ci hanno preso per pazzi e si sono detti certi che non saremmo mai riusciti a mettere in funzione una macchina così complessa”. Tutti tranne Tesla, evidentemente.
Ferrario fa sapere che in questi anni la sua azienda ha ricevuto 22 ordini e che 7 Giga Press sono già in funzione, 5 sono state installate in fabbrica e 10 devono essere ancora consegnate. Ci vuole 1 anno da quando si effettua l’ordine per avere la propria Giga Press in funzione.

Corrono tutti ai ripari
Nel novembre del 2021 la Idra ha tenuto un open day per mostrare la propria Giga Press da vicino. Sono accorse 200 persone da tutto il mondo e molte sono tornate a casa con un accordo di riservatezza e un preventivo. “Tra queste – ha detto Ferrario ad ANE – ci sono state anche molte Case automobilistiche”.
Volvo e Volkswagen, in particolare, potrebbero essere le prime a passare a questo nuovo metodo produttivo. Non solo: Mercedes ha affermato di aver realizzato la parte posteriore della scocca della concept EQXX in un unico stampo. E anche NIO si è detta interessata.

Il futuro delle Giga Press
Con sempre più costruttori interessati alle Giga Press, a Brescia si lavora per perfezionare il progetto. Ad esempio, dopo il modello da 5.500 tonnellate, Idra ha realizzato anche quello da 6.200 tonnellate (dovrebbe servire per il Tesla Cybertruck, che rispetto alla Model Y ha dimensioni maggiori).
Con macchinari sempre più grandi si potranno realizzare porzioni di scocca sempre più grandi. Tesla sta pensando di produrre la Model Y con soli tre pezzi: posteriore, anteriore, e centrale con batterie strutturali. Ma per stessa ammissione di Ferrario – che ci tiene a specificare che Idra non diventerà mai un produttore di auto, ma si limiterà a fornire i macchinari per costruirle – in un futuro non troppo lontano si potrà arrivare ad avere delle microcar o delle auto di piccole dimensioni stampate in un colpo solo.