Abituati come siamo a ragionare con i serbatoi classici saremmo tentati di pensare che anche una batteria funzioni un po’ come un contenitore. E’ così solo in parte, perché a differenza dei recipienti, che hanno sempre la stessa capienza anche a distanza di tempo mantengono la quantità di liquido immagazzinato, le batterie con il tempo vedono ridursi la loro capacità e di accumulare e conservare l’energia. Questo dipende anche da come vengono usate.
Né troppo carica né troppo poco
Stati di carica eccessivamente alti o bassi possono provocare uno stress chimico/termico interno alla batteria, così come velocità di carica al di sopra di quelle indicate dal produttore, temperature esterne troppo basse (di solito sotto gli 0°C) e alti range di carica/scarica. Le batterie moderne prevengono la scarica allo zero assoluto e hanno un margine di tolleranza di qualche kWh tra la massima capacità nominale e quella effettiva proprio per proteggere i componenti dallo stress. Che è poi lo stesso motivo per cui le ricariche “fast” ad elevata potenza si “fermano” all’80% della capienza dichiarata.
L’Inutilizzo e la temperatura giocano brutti scherzi
Anche rimanere troppo a lungo “ferma” può far perdere capacità massima a una batteria al litio: se viene caricata al 100% e poi non utilizzata la perdita percentuale di capacità risulta maggiore rispetto ad una non completamente carica. L’effetto è amplificato dalla temperatura che come sappiamo risulta determinante in varie situazioni quando si parla di batterie al litio. Qui di seguito un esempio di quanto diminuisce la capacità massima in base alla temperatura e al livello di carica con cui l’abbiamo lasciata.
°C | Capacità residua dopo un anno con batteria al 40% di carica | Capacità residua dopo un anno con batteria a carica completa |
0° | 98% | 94% |
25° | 96% | 80% |
40° | 85% | 65% |
60° | 75% | 60% (dopo 3 mesi) |
Come aumentare il numero di cicli a disposizione
Il miglior modo per aumentare il numero di cicli di ricarica eseguibili su una batteria prima che deperisca è dunque evitare sia la carica completa al 100% sia la scarica completa fino allo 0%. Qual è l’intervallo ideale entro cui utilizzarla allora? Esistono diversi range di carica/scarica che incidono meglio o peggio su questo valore. Nella tabella sottostante vediamo come varia il rapporto.
Intervallo di utilizzo carica batteria | Numero cicli prima che la capacità massima della batteria scenda all’85% |
100% - 25% | 2.010 |
100% - 40% | 2.800 |
100% - 50% | 2.800 |
85% - 25% | 4.500 |
75% - 25% | 7.100 |
75% - 45% | 10.000 |
75% - 65% | 12.000 |
In linea di massima, tanto più è breve l’intervallo tante più volte si potrà ricaricare la batteria ma obiettivamente, utilizzare solo il 10-20% della batteria ogni volta sarebbe assai poco pratico visto che a questa quantità di energia non possono corrispondere molti km. E allora? Come sempre, la virtù sta nel mezzo: il miglior compromesso tra la quantità di batteria utilizzata e il numero di cicli che consente prima di una perdita del 15% della capacità massima della batteria, è nei valori centrali ovvero tra l'85% e il’25% e tra il 75% e il 25%.