Dopo oltre due anni, finalmente ci siamo. Scatta alle 10 del 26 ottobre la procedura per aggiudicarsi il bonus wallbox e colonnine destinato a imprese e professionisti. Si tratta di un incentivo del 40% su acquisto e installazione di infrastrutture per la ricarica delle auto elettriche comprate dai lavoratori dal 4 novembre 2021 in poi.
La domanda è perciò retroattiva e, sostanzialmente, garantisce un rimborso sulle spese sostenute, fino a esaurimento fondi. Questa guida vi aiuta quindi a capire se (e come) beneficiare della misura.
Bonus wallbox e colonnine aziende: i fondi
Prima di tutto, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) fa sapere che il il tesoretto complessivo ammonta a 87,5 milioni di euro, col 90% delle risorse (78,75 milioni di euro) riservato alle aziende e il restante 10% (8,75 milioni di euro) ai professionisti. Di seguito, la ripartizione precisa.
- Imprese: 70 mln € (spese < 375.000 €)
- Imprese: 8,75 mln € (spese ≥ 375.000 €)
- Professionisti: 8,75 mln €
- Totale: 87,5 mln €
Bonus wallbox e colonnine aziende: a chi spetta
Passiamo ora ai requisiti che danno accesso all’incentivo, indicati nel decreto attuativo del 2021 e nella sezione Normativa di Invitalia. Dal lato delle aziende, le condizioni sono 11; in particolare, le imprese devono:
- avere sede in Italia
- essere attive e iscritte al registro delle imprese
- non essere in situazione di difficoltà, così come definita dal regolamento di esenzione
- essere iscritte a Inps o Inail e avere una posizione contributiva regolare risultante dal documento unico di regolarità contributiva (Durc)
- essere in regola con gli adempimenti fiscali
- non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione (anche volontaria), amministrazione controllata, concordato preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente
- non aver beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che, unitamente all’importo delle agevolazioni concesse a valere sul presente decreto, determini il superamento dei massimali previsti dal regolamento de minimis
- non aver richiesto o ricevuto altri contributi per le stesse spese
- non aver ricevuto interdizioni
- non aver ricevuto, rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti sui quali pende un ordine di recupero
- essere in regola con la restituzione di somme sottoposte a provvedimenti di revoca di agevolazioni
Sono invece 6 le condizioni richieste ai professionisti:
- aver presentato, nell’ultima dichiarazione Iva, un volume d’affari non inferiore a quello dell’infrastruttura di ricarica richiesta; per chi, invece, applica il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può superare i 20.000 euro
- non aver ricevuto, rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti vietati
- aver restituito somme sottoposte a revoca di agevolazioni
- essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali
- essere in regola con le tasse
- non aver richiesto o ricevuto altri contributi per le stesse spese

Auto elettrica in carica
Bonus wallbox e colonnine aziende: le spese ammissibili
Come accennato, il contributo dello Stato è pari al 40% del costo di wallbox e colonnine nuove. Le spese ammesse, al netto di Iva, valgono per acquisto e installazione delle seguenti infrastrutture di ricarica:
- Wallbox in AC con 1 punto di ricarica e potenza da 7,4-22 kW: 2.500 €
- Colonnine in AC con 2 punti di ricarica e potenza da 7,4-22 kW: 8.000 €
- Infrastrutture in DC fino a 50 kW: 1.000 €/kW
- Infrastrutture in DC oltre 50 kW: 50.000 €
- Infrastrutture in DC oltre 100 kW: 75.000 €
Altre spese ammissibili sono:
- connessione alla rete elettrica (nel massimo del 10%)
- progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi (nel massimo del 10%)
Sono però escluse alcune voci, come imposte e tasse, consulenze o autorizzazioni. Il contributo è concesso una tantum a ciascun professionista o impresa.

Una colonnina per la ricarica dell’auto elettrica
Bonus wallbox e colonnine aziende: quando e come fare la richiesta
Per ricevere l’incentivo, dal 26 ottobre si può effettuare l’accesso tramite Spid sul portale online gestito da Invitalia. Una volta compilata, la domanda deve essere inviata fra le ore 10 e 17 nei giorni lavorativi (lunedì-venerdì) che vanno dal 10 al 30 novembre. Alla richiesta va allegata la documentazione che descrive l’investimento, diversa fra imprese e professionisti.
Bonus wallbox e colonnine aziende: cos’altro sapere
Scaduto il termine per presentare le domande, Invitalia controllerà la correttezza dei documenti in ordine cronologico e comunicherà i risultati della verifica al Mase. Il ministero, a sua volta, avrà 90 giorni per pubblicare i provvedimenti di concessione sul suo sito e su quello di Invitalia.
Il contributo verrà erogato entro i 90 giorni successivi. Da sottolineare che il beneficiario dovrà anche mantenere l’infrastruttura di ricarica per 5 anni, conservare i documenti e consentire eventuali controlli.
Fonte: Mase