Che la rivoluzione elettrica debba raggiungere anche i brand votati alle performance non è un mistero e anzi, appare ancor più logico pensando che in virtù di potenze e cilindrate, le auto più veloci siano anche quelle che emettono più inquinanti. Specialmente quando queste cercano, come sta facendo Mercedes-AMG da anni, di accrescere il proprio mercato.

Per conciliare una maggior diffusione con un minor impatto ambientale appare chiaro che proprio i modelli ad alte prestazioni siano quelli che addirittura prima di altri devono guardare all'elettrificazione. Di questo avviso è certamente il nuovo capo supremo di Daimler Ola Källenius, che secondo il periodico specializzato tedesco Manager Magazin starebbe per presentare agli azionisti un massiccio programma di elettrificazione della gamma Mercedes-AMG.

Il piano accompagna la volontà di ampliare ancora la quota di mercato di questo sub-brand, che nel giro di pochi anni è stato rafforzato non solo con modelli "originali" come la SLR McLaren, la SLS  e le varie GT, ma anche estendendo il trattamento dell'atelier di Affalterbach praticamente a tutti i modelli a listino, senza dimenticare Suv e crossover di ogni taglia, con l'obiettivo di raddoppiare le vendite globali.

La strategia passerà attraverso una rapida conversione all'ibrido, soprattutto plug-in (che offre una più massiccia riduzione delle emissioni omologate grazie alla maggior potenza e autonomia elettrica) per poi arrivare allo sviluppo di modelli 100% elettrici, secondo un programma già battezzato "Electric First".

Il modello da seguire sarebbe quello dei connazionali e rivali di Porsche, che hanno rapidamente abbandonato le motorizzazioni Diesel puntando, per Cayenne e Panamera, su ibridi plug-in che in alcuni mercati sono diventati i più venduti e che ora, con Taycan, hanno debuttato nella nicchia (per ora) delle elettriche pure ad elevate prestazioni.

I numeri dei rivali sono interessanti visto che Porsche, marchio performance per definizione, fa volumi doppi rispetto a Mercedes-AMG e ha recentemente dimostrato come l'elettrificazione non sia un deterrente per chi cerca l'immagine sportiva

L'operazione permetterebbe al Gruppo di dare un massiccio taglio alle emissioni globali proprio lì dove erano potenzialmente più alte, insieme ad altri settori-chiave come i veicoli commerciali e minivan e le compatte, i prossimi in cui debutteranno modelli elettrici della famiglia EQ, contribuendo al raggiungimento dell'obiettivo dei 102 g/km di CO2 entro il 2020 che ad oggi sembrano ancora difficili da ottenere.

L'elettrificazione potrebbe però arrivare più rapidamente di quanto sembri, visto che tecnologie come EQ Boost ed EQ Power (rispettivamente il mild-hybrid e il plug in di Mercedes) sono predisposte per una larga diffusione nel segmenti medio-superiori, diffusione che dovebbe iniziare il prossimo anno con una versione ibrida della GT 4 Door dalla potenza totale prossima ai 600 kW.

Ad agevolare la transizione provvederebbero anche le nuove piattaforme, più flessibili e predisposte per ospitare tutti i tipi di alimentazione, come già mostrato dalla EQC che sfrutta a ben guardare una base derivata da quella della GLC.

Del resto, l'approccio alle prestazioni "elettrificate" AMG lo ha offerto da tempo: come non ricordare la SLS ED, variante elettrica con quattro motori e quasi 480 kW, comparsa brevemente a listino e protagonista di un duello a distanza con la omologa Audi R8 e-tron a caccia del record sul Nürburgring.