La scorsa notte il centro della città svedese di Malmo è stato attraversato dai mezzi dei pompieri che si dirigevano a sirene spiegate verso il Tesla store locale. La concessionaria, con annesso centro assistenza, era infatti in fiamme.
Nell’incendio sono rimaste bruciate otto vetture. Fortunatamente, vista anche l’ora, non si è registrato nessun ferito. E se da un lato i pompieri hanno dato di nuovo dimostrazione di poter gestire una situazione simile (qui l'esperimento sulle esplosioni delle auto elettriche), dall'altro si è aperta subito la ricerca delle cause dell'accaduto.
La pista del piromane
I pompieri, arrivati sul posto, si sono concentrati subito sullo spegnere le auto in fiamme per evitare che da lì l’incendio si propagasse ad altre vetture e anche alle zone adiacenti.
Il fuoco, stando alle ricostruzioni della stampa locale (di cui riportiamo le riprese dal fotografo di Sydsvenskan, Patrick Persson), sarebbe stato appiccato da un piromane, anche se l’ipotesi non è ancora stata confermata ufficialmente ed è al vaglio degli inquirenti.
C’è chi odia Tesla
Sfortunatamente non sarebbe la prima volta che delle Tesla finiscono prese di mira con gesti così folli. Nel 2019, ricorda Electrek, in Germania un proprietario ha visto la sua Model X andare in fumo proprio per questo motivo e lo stesso è accaduto a due Tesla parcheggiate a un centinaio di metri l’una dall’altra ad Amsterdam, l'anno precedente.
Incendi a parte, molti detrattori delle auto elettriche e della mobilità sostenibile vedono in Tesla il principale artefice della transizione energetica e purtroppo capita fin troppo spesso che le auto di Elon Musk e soci diventino oggetto di stupidi atti vandalici.