Avere una Tesla significa anche questo: accedere a tutti i dati della telemetria e ricostruire nei dettagli cosa sia realmente accaduto in caso di malfunzionamento o di incidente.

Ed è proprio grazie a quello che è chiamato Event Data Recorder che un parcheggiatore è stato smascherato. Tutta la faccenda è stata resa nota dal canale YouTube Wham Baam Teslacam che ha raccontato come un parcheggiatore abbia schiantato una Model 3 Performance contro il muro di un parcheggio e abbia dato poi la colpa all’Autopilot.

Un botto a 35 km/h

Il malcapitato non aveva fatto i conti con la EDR delle vetture della Casa di Palo Alto, una sorta di scatola nera come quella degli aerei che registra e immagazzina una moltitudine di dati e informazioni inerenti il funzionamento dell’auto.

Il proprietario della Model 3 non ha creduto alle parole del parcheggiatore ed è riuscito a dimostrare che l’Autopilot fosse effettivamente spento al momento dello schianto. Non solo, ha anche dimostrato come il pedale dell’acceleratore fosse stato premuto a fondo per circa 4 secondi prima dell’incidente e che l’impatto è avvenuto a 22 miglia orarie, pari a circa 35 km/h. Addirittura, attraverso la EDR ha potuto sapere anche il peso del conducente e il fatto che non avesse le cinture allacciate.

Fotogallery: La Tesla Model 3 si schianta per colpa di un parcheggiatore goffo

Informazioni a caro prezzo

Il proprietario della Tesla non ha fatto vita facile per accedere a tutti i dati. Per prima cosa si è rivolta a Tesla, chiedendo di poter entrare in possesso delle informazioni utili, ma dalla Casa ha ricevuto una risposta negativa. Da Palo Alto non hanno consegnato il report per (poco comprensibili) motivi legali.

Allora, il proprietario della Model 3 è andato da un tecnico, che ha estrapolato tutti i dati contenuti nell’EDR previo pagamento di 1.300 dollari, una somma pari a circa 1.100 euro. Si è scoperto così che il parcheggiatore ha erroneamente premuto l’acceleratore al posto del freno e che è stato pienamente responsabile del danno. Al momento però l’assicurazione del veicolo e quella del garage si stanno ancora confrontando per trovare una soluzione del problema.