Eni presenta Plenitude, la nuova società che si occuperà specificatamente di fonti rinnovabili, vendita di energia e servizi ai clienti retali e sviluppo dell'infrastruttura di ricarica per le auto elettriche.
Plentitude si quoterà in Borsa attraverso una IPO che ha lo scopo di attrarre nuovi capitali, accelerare la crescita della società e dare valore alle iniziative portate avanti da Eni nel campo della transizione energetica e della mobilità a zero emissioni.
Gli investimenti in campo
La nuova società ha già stilato un ambizioso piano di crescita che sarà sostenuto da investimenti pari a 1,8 miliardi di euro all'anno. Nel mirino c'è l'obiettivo di arrivare a fornire entro il 2040 il 100% di energia decarbonizzata. Sotto il profilo finanziario, la società mira a far aumentare il margine operativo lordo dagli 0,6 miliardi del 2021 a 1,3 miliardi nel 2025 e a portare gli attuali 10 milioni di clienti a 11,5 milioni nel 2025 e a oltre 15 milioni entro il 2030.
Lato mobilità elettrica, entro il 2025 Plenitude potrà contare su una rete di 27.000 punti di ricarica, che salgono a 31.000 guardando all'orizzonte 2030. Un numero decisamente importante in rapporto alle colonnine presenti oggi in Italia.
Attualmente secondo operatore nella Penisola grazie ai 6.500 punti di ricarica frutto dell'acquisizione di Be Power (e quindi del network Be Charge), la nuova società proseguirà l'ampiamento dell'infrastruttura installando colonnine sia in aree già garantite sia in aree nuove, facendo leva sulla rete delle stazioni di rifornimento Eni e rivolgendosi a partner commerciali per l'espansione anche oltre i confini nazionali.

La forza della sinergia
“L'IPO di Plenitude è un caposaldo della nostra strategia di decarbonizzazione e un passaggio fondamentale della trasformazione in atto di Eni – ha spiegato Claudio Descalzi, amministratore delegato Eni - È il primo passo nella creazione di un soggetto industriale e finanziario volto a ridurre le emissioni di CO2 Scope 3 e si inquadra nel nostro più ampio impegno volto a creare valore attraverso la transizione energetica”.
Eni manterrà una quota di maggioranza della nuova società, supportandone la crescita con tecnologie proprietarie e competenze ingegneristiche e manageriali. Plenitude parte quindi con il piede giusto, potendo inoltre contare su impianti di energia rinnovabile in esercizio pari a 1,2 GW. Da questo punto di vista, la società mira ad arrivare a 6 GW di capacità installata rinnovabile entro il 2025 e a superare i 15 GW di capacità installata entro il 2030.

Si parte dai clienti
Così ha commentato Stefano Goberti, amministratore delegato di Plenitude: “Sono entusiasta di presentarvi Plenitude, l’avamposto della strategia di decarbonizzazione di Eni. La nostra proposta, unica sul mercato, combina la produzione di energia rinnovabile con la vendita di soluzioni energetiche e una rete capillare di infrastrutture di ricarica per le auto elettriche”.
“La nostra offerta – ha aggiunto Goberti - fa leva su alcuni elementi strategici fondamentali: asset con presenza globale e tecnologicamente avanzati, 10 milioni di clienti e numerosi progetti di energia rinnovabile di prossima realizzazione. Possiamo contare su un bilancio solido, un accesso indipendente ai mercati finanziari, la disponibilità di cassa generata dal retail e un'organizzazione strutturata supportata da un forte azionista di riferimento”.