Mancava solo il semaforo verde delle autorità e il closing con Zouk Capital e Aretex, ma ora sono arrivati. Così, da oggi, Eni gas e luce ha ufficialmente messo le mani sul 100% di Be Power e, di conseguenza, su Be Charge.
In questo modo, la controllata del Cane a sei zampe diventa ufficialmente il secondo operatore in Italia per le colonnine di ricarica delle auto elettriche. I punti di ricarica sono quasi 6.000, in deciso aumento dai 5.000 di agosto, quando è stata annunciata per la prima volta l'operazione.
Verso la decarbonizzazione
Da oggi, dunque, si formalizza un importante cambio di passo sulla mobilità elettrica del colosso oil italiano, impegnato in un percorso di transizione energetica che mira alla totale decarbonizzazione di prodotti e processi entro il 2050, come vuole l’Unione europea.
Un primo tassello in questo senso era stato posto a febbraio, con l'accordo di co-branding per le colonnine di ricarica firmate Be Charge, prima di arrivare alla decisione di procedere alla totale acquisizione.
Obiettivo 30.000 nel 2025
Adesso che l’operazione è stata completata, Eni fa sapere che andrà avanti il grande piano di espansione di Be Charge, che punta ad ampliare la propria rete per arrivare a 30.000 colonnine installate entro il 2025.
“Il business delle infrastrutture e dei servizi di ricarica di veicoli elettrici – aveva dichiarato ad agosto l'a.d Eni, Claudio Descalzi - valorizza ulteriormente il portafoglio di attività di Eni gas e luce, che serve 10 milioni di clienti in 6 Paesi europei e può contare su una capacità rinnovabile complessiva, tra installata, in costruzione e in prospettiva di sviluppo su aree indentificate, pari a 9 GW”.