In Italia abbiamo raggiunto quasi 28.000 punti di ricarica per auto elettriche. Lo dice Motus-E, che monitora la situazione dell’infrastruttura con costanza e pubblica i risultati delle proprie osservazioni con cadenza trimestrale.
Nello specifico, al 31 marzo 2022, siamo arrivati a 27.857 punti di ricarica suddivisi in 14.311 colonnine e dislocati su 11.333 location accessibili al pubblico. A fine dicembre 2020 sfioravamo le 20.000 e a giugno 2021 eravamo a 23.275 i punti di ricarica. L’anno scorso si era chiuso a 26.024.
L’infrastruttura accelera
Nel periodo gennaio-marzo c’è stata quindi un’accelerata dei tassi di crescita, con un incremento del 7% (+1.833 punti), maggiore rispetto al 5% del trimestre ottobre-dicembre 2021, anche se inferiore al 12% (+2.518 punti) di aprile-giugno dell’anno scorso.
In confronto a un anno fa, i punti di ricarica sono cresciuti di 7.100 unità. Rispetto alla prima rilevazione di Motus-E di settembre 2019 (10.647 punti in 5.246 infrastrutture), si registra una crescita del +162% e una crescita media annua del +47%.
Purtroppo circa il 12% delle infrastrutture installate risulta attualmente non utilizzabile dagli utenti finali a causa del mancato allacciamento alla rete da parte del distributore di energia o per altre motivazioni autorizzative. Un dato in linea con quello dello scorso trimestre (13%), ma comunque in miglioramento rispetto a dicembre 2020 (22%).
Poche colonnine rapide
Cambiano poco anche le percentuali in termini di potenza: il 93% dei punti di ricarica è in corrente alternata, mentre solo il 7% in corrente continua (nello scorso trimestre il rapporto era 94%-6%). Prevalgono le colonnine con potenza compresa tra i 7 kW e i 43 kW (77%).
- Potenza max 7 kW: 16%
- Potenza 7-43 kW: 77%
- Potenza 43-50 kW: 3,5%
- Potenza 50-150 kW: 2%
- Potenza max superiore 150 kW: 1,5%
Serve omogeneità
Parlando di distribuzione geografica, il 57% circa delle infrastrutture è distribuito nel Nord Italia, il 23% circa al Centro e solo il 20% al Sud e nelle isole. Guardando alle singole Regioni, la Lombardia, con 4.592 punti, è la più virtuosa e possiede da sola il 16% di tutte le installazioni. Seguono, nell’ordine: Lazio e Piemonte, con il 10%; Emilia-Romagna e Veneto (9%) e Toscana (8%). Queste sei Regioni coprono complessivamente il 64% del totale dei punti in Italia.
- Lombardia: 16%
- Lazio: 10%
- Piemonte: 10%
- Emilia-Romagna: 9%
- Veneto: 9%
- Toscana: 8%
In termini di crescita assoluta, le Regioni che sono cresciute di più nell’ultimo trimestre sono nell’ordine: Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio, Toscana e Veneto. Mentre, in termini di crescita relativa, le regioni che hanno incrementato di più i loro punti rispetto a dicembre sono state la Basilicata con un +19%, seguita da Campania con +16%, Puglia +15% e Calabria e Sardegna, entrambe con +12%.
“Nonostante i numeri assoluti ancora non paragonabili – sostiene Motus-E – questo dato è un buon segnale per cercare di raggiungere una maggiore uniformità tra regioni in futuro”.
Limitato, però, il numero di colonnine in autostrada. Dalla rilevazione emerge che i punti di ricarica presenti oggi sono circa 150, di cui 115 con ricarica veloce o ultraveloce. Considerando la rete italiana autostradale complessiva di circa 7.318 km, come riportato dall’Autorità di regolazione dei Trasporti, risultano 1,6 punti di ricarica veloce e ultraveloce ogni 100 km.
Città con più colonnine per auto elettriche (al 31/12/21)
Abitanti (01/01/2021) | Punti di ricarica | Punti di ricarica ogni 10.000 abitanti | Punti di ricarica in DC | Punti di ricarica in DC ogni 10.000 abitanti | |
Roma | 2.770.226 | 1.673 | 6,04 | 100 | 0,36 |
Milano | 1.374.582 | 717 | 5,22 | 60 | 0,44 |
Napoli | 922.094 | 211 | 2,29 | 5 | 0,05 |
Torino | 858.205 | 387 | 4,51 | 21 | 0,24 |
Palermo | 637.885 | 52 | 0,82 | 9 | 0,14 |
Genova | 566.410 | 314 | 5,54 | 14 | 0,25 |
Bologna | 391.686 | 284 | 7,25 | 24 | 0,61 |
Firenze | 368.419 | 522 | 14,17 | 17 | 0,46 |
Bari | 317.205 | 70 | 2,21 | 7 | 0,22 |
Catania | 300.356 | 147 | 4,89 | 3 | 0,10 |