In Italia, a fine marzo 2023, abbiamo toccato quota 41.173 punti di ricarica per auto elettriche, 22.107 colonnine e 15.262 location. Lo dice Motus-E, che monitora la situazione dell’infrastruttura con costanza e pubblica i risultati delle proprie osservazioni con cadenza trimestrale.
Nello specifico, negli ultimi tre mesi, l'infrastruttura è cresciuta con l'arrivo di 4.401 nuovi punti, 2.773 singole colonnine e 1.214 nuove location. È l'incremento più alto mai registrato dall'associazione. Da sottolineare poi che, in due anni, i punti di ricarica sono più che raddoppiati, rispetto ai 20.757 del 2021.
L’infrastruttura fast accelera
Una nota positiva riguarda anche le colonnine in corrente continua, che rimangono stabili rispetto al precedente trimestre: l'88% dei punti di ricarica funziona infatti in AC, mentre il restante 12% viaggia in DC.
- Potenza max 7 kW: 11%
- Potenza 7-43 kW: 77%
- Potenza 43-50 kW: 3,5%
- Potenza 50-99 kW: 1,5%
- Potenza 99-150 kW: 4%
- Potenza max > 150 kW: 3%
Purtroppo, però, il 23% delle infrastrutture installate risulta attualmente non utilizzabile dagli utenti a causa del mancato allacciamento alla rete da parte del distributore di energia o per altri motivi autorizzativi, contro un 77% invece attivo.
Serve omogeneità
Parlando di distribuzione geografica, il 57% circa delle infrastrutture è distribuito nel Nord Italia, il 22% nel Centro e solo il 21% nel Sud e nelle Isole. Guardando alle singole Regioni, la Lombardia è la più virtuosa di tutto, perché possiede da sola il 16% delle installazioni (6.661). Seguono, nell’ordine: Piemonte, Veneto e Lazio (11%), Emilia-Romagna (9%) e Toscana (7%). Queste sei Regioni coprono complessivamente il 62% del totale.
- Lombardia: 16%
- Piemonte, Veneto e Lazio: 10%
- Emilia-Romagna: 9%
- Toscana: 7%

Auto elettrica in carica
Capitolo autostrade
Limitato però il numero di colonnine in autostrada, anche se si registrano segnali positivi: sono 559 gli stalli lungo la grande viabilità, che portano a una media di 7,6 punti di ricarica ogni 100 km (su un totale di 7.318 km). Le infrastrutture ad alta potenza sono circa l'83% (5,9 ogni 100 km).
Le prospettive
“Il nuovo record di crescita dei punti di ricarica è un segnale molto importante e i dati di mercato evidenziano una crescente propensione degli automobilisti verso l’elettrico”, commenta Francesco Naso, segretario generale di Motus-E.
“Purtroppo siamo ancora lontani dai livelli di market share di Paesi come Francia e Germania, già nell’ordine del 14-15%, ma i numeri dimostrano che le immatricolazioni di BEV potrebbero crescere ancora molto con una razionalizzazione delle risorse già stanziate per stimolare la domanda. Penso agli incentivi ai privati, ma anche alle flotte.
Sviluppare l’elettrificazione in questo canale di mercato, con un’incentivazione più incisiva o una politica fiscale mirata, può fare la differenza. Lavorare con attenzione su questo fronte consentirebbe all’Italia di assottigliare la distanza dagli altri big Ue e di raggiungere una quota di mercato per le auto elettriche intorno al 6,5%. Senza dimenticare che le flotte aziendali di oggi sono il cuore del mercato dell’usato elettrico di domani”.
I numeri dell'auto elettrica in Italia su Movimento Elettrico
Fonte: Motus-E