“L’auto elettrica è uno degli investimenti di cui non ci pentiremo, così come le moto e i veicoli commerciali leggeri, perché il mercato sta andando in quella direzione”. È una promozione a pieni voti quella che Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (Mims), dà alle vetture a batteria durante gli Electric Days 2022.

Intervistato da Alessandro Lago, direttore di InsideEVs e Motor1, il titolare del Mims è stato ospite da remoto per parlare del futuro dei veicoli a zero emissioni, tra elettrificazione, colonnine di ricarica, incentivi e non solo.

Cresce il Tpl (e non solo)

Nel suo intervento, Giovannini non è potuto che partire dalla stretta attualità, spiegando come la pandemia e la guerra in Ucraina hanno cambiato e cambieranno ancora la mobilità degli italiani:

“Imprese e persone stanno rispondendo autonomamente alla crisi. Assistiamo infatti a un rimbalzo molto forte nell’uso del trasporto pubblico locale, che ha colto di sorpresa persino gli operatori, anche a causa del rincaro dei carburanti”.

E il trend potrebbe mantenersi anche in futuro, perché oggi “stanno partendo investimenti in tecnologie digitali per rendere il trasporto locale più efficace e sostenibile”. Ma non c’è solo l’aumento dei viaggi su Tpl tra le novità degli ultimi mesi: il car sharing, per esempio, è stato protagonista di “un balzo del 30%”. E poi non va dimenticata la “stabilizzazione del lavoro a distanza”, che sta riducendo i viaggi brevi e, di conseguenza, l’inquinamento e le emissioni.

Foto - Electric Days 2022
Il direttore Alessandro Lago intervista il ministro Giovannini agli Electric Days 2022

Più colonnine

Insomma, la mobilità, che già stava vivendo un’evoluzione, continuerà a cambiare. E al centro di questo processo vuole trovare posto anche l’auto elettrica, che tanto piace al ministro. Le altre forme di propulsione hanno senso solo dove “non ci sono alternative”.

Nel frattempo, andranno installate le colonnine, sia pubbliche che condominiali. Giovannini rivela quindi che il Governo sta lavorando per “rafforzare e accelerare il sistema di ricarica, anche per i veicoli pesanti, sulle nostre autostrade”. Ecco perché ha “incontrato i concessionari della rete, definendo una strategia per evitare i cantieri nei mesi estivi”.

Capitolo incentivi

Senza il passaggio chiave sulle infrastrutture di ricarica, si rischierebbe invece di “vanificare lo sforzo effettuato con gli incentivi”. Il ministro sottolinea poi che “per raggiungere le fasce di popolazione che oggi non riescono ad accedere, per questioni economiche, alle nuove vetture elettriche, bisogna sostenere anche il futuro mercato dell’usato”.

Allora perché non è stato previsto l’ecobonus auto per le flotte? Risponde lo stesso Giovannini: “Abbiamo escluso le imprese perché queste stanno già andando in quella direzione per seguire politiche di sostenibilità. Abbiamo quindi evitato di incentivare acquisti che le aziende avrebbero comunque effettuato”. In ogni caso, Giovannini specifica che il piano automotive, pur essendo a lungo termine, può essere aggiornato ogni anno, dopo un monitoraggio del mercato. Le cose potrebbero dunque cambiare.

Elettrico ma non solo

L'intervento del Ministro agli Electric Days 2022 arriva nello stesso giorno della pubblicazione del Rapporto “La decarbonizzazione dei trasporti - Evidenze scientifiche e proposte di policy”, elaborato dagli esperti della Struttura Transizione Ecologica della Mobilità e delle Infrastrutture (STEMI).

Rapporto che evidenzia come "I veicoli elettrici a batteria (BEV) sono l’opzione più idonea per raggiungere gli obiettivi al 2030, sia in termini di efficienza energetica, sia di riduzione delle emissioni". L'elettrico rappresenta il futuro migliore per l'auto "Già con il mix energetico attuale, infatti, la sostituzione dei veicoli a combustione interna, che oggi rappresentano il 99% del trasporto stradale italiano, con veicoli elettrici comporterebbe per il nostro Paese una riduzione del 50% delle emissioni sul ciclo di vita del trasporto leggero su strada". La stessa tecnologia rappresenta la scelta migliore anche per il mondo delle 2 ruote.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale (TPL) invece il rapporto evidenzia come all'elettrico - la scelta migliore per quello urbano - "Anche l’idrogeno verde potrebbe rappresentare un’opportunità, in particolare nelle cosiddette hydrogen valleys, cioè distretti in cui la produzione di idrogeno è funzionale alla decarbonizzazione anche di altri settori industriali (chimica, fertilizzanti, acciaio, processi ad alta temperatura)".

Idrogeno  che - a certe condizioni - rappresenta una strada valida anche per i camion, assieme a veicoli a batteria "con necessità di ricarica ad altissima potenza (1 MW) o di scambio delle batterie (battery swap)" e "i veicoli elettrici alimentati attraverso una linea aerea installata sulle autostrade".

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