All'Automotive Dealer Day il 18 maggio è il giorno dell'evento "Distribuzione auto: nuove architetture". Tra i protagonisti Raffaele Fusilli, amministratore delegato di Renault Italia, che nel corso del suo intervento ha messo la lente sull'attuale situazione del mercato, analizzando quelli che potranno essere gli scenari a medio e lungo termine.
Nonostante le difficoltà del momento non mancano anche segnali positivi, ma guardando oltre e allungando l'orizzonte temporale, il numero delle vendite andrà incontro secondo il manager a una progressiva parabola discendente. Un andamento dettato non tanto da fenomeni di crisi, quanto da un vero e proprio cambiamento nell'approccio all'automobile. Ed è lì che a fare la differenza saranno i servizi legati alla mobilità.
Segnali di ripresa
Da ormai un paio d'anni il mercato dell'auto è avvitato in una spirale connessa ai colli di bottiglia delle materie prime e, a cascata, alla difficoltà di approvvigionamento di veicoli nuovi. Ma come recita il detto, oltre le nuvole splende sempre il sole ed è proprio lì che è proiettato lo sguardo dell'ad di Renault Italia. “Il momento è innegabilmente drammatico – osserva Fusilli - ma nonostante questo, già oggi noi di Renault abbiamo registrato importanti segnali di ripresa".
"Tanto per cominciare la propensione all'acquisto si mantiene sempre molto forte nonostante l'esigua disponibilità di vetture - osserva il manager - trend questo supportato da una scarsa cancellazione degli ordini anche a fronte di tempi di attesa piuttosto lunghi. Bisogna guardare avanti e sono certo che già a partire dalla metà del prossimo anno potremo cominciare a vedere i primi concreti segnali di ripresa".

Un futuro diverso
Ma crisi dei semi conduttori a parte, il mondo dell'automobile sta attraversando un periodo storico che, secondo Fusilli, nei prossimi 5 o 6 anni porterà l'auto, e più in generale l'intera filiera, a cambiare più di quanto non farà poi nei cento anni successivi. “Bisogna essere pronti a cambiare – prosegue Fusilli - chi resterà ancorato alle certezze che hanno contraddistinto questo settore fino ad oggi è destinato ad estinguersi”.
E il cambiamento per il numero uno di Renault Italia sarà radicale. “In un futuro ormai prossimo si venderanno sempre meno vetture - spiega l'a.d. - questo per tre ragioni fondamentali: in primis il sistematico aumento dei prezzi, elemento al quale si affiancheranno le questioni ambientali, che spingono verso forme diverse di mobilità e la necessità di snellire il traffico e azzerare il rischio di incidenti".
"L'evolversi e il mutare del moderno approccio all'automobile porterà gli automobilisti a cercare formule diverse dall'acquisto, lo sharing su tutte. Inoltre, l'avvento della guida autonoma, unito al ridursi del valore residuo dei modelli, allontanerà sempre di più i clienti dall'acquisto. Ed è per questo che sarà fondamentale offrire sempre più servizi".

Spazio all'elettrico
L'ultima parte dell'intervento di Fusilli non poteva che essere dedicata all'elettrico. “Stiamo finalmente registrando un sempre maggiore interesse nei confronti dell'elettrico. Le EV si sono evolute e oggi riescono ad intercettare una fetta di clientela ancora alla ricerca di un prodotto in grado di regalare emozioni. Certo, resta il problema dell'infrastruttura di ricarica, ma superato questo, le basi per far si che l'auto elettrica diventi davvero il futuro ci sono tutte”.
“Noi di Renalt siamo pronti a questo passaggio, così come la nostra rete. Del resto sono ormai dieci anni che lavoriamo sul fronte delle vetture a batteria. Il punto, oggi, è sviluppare programmi e servizi in grado di avvicinare i clienti per regalare a questi un'esperienza di scoperta dell'auto elettrica quanto più semplice e serena possibile”.