I listini dei modelli Tesla tornano a crescere, ma limitatamente: dopo sei riduzioni consecutive, la Casa nata a Palo Alto ma ormai "di stanza" in Texas ha nuovamente ritoccato verso l'alto i listini per il mercato statunitense dei suoi due modelli alto di gamma, la berlina Model S e il SUV Model X, anche se sono ancora più bassi del 20% rispetto a quelli di inizio anno.
Tesla ha infatti iniziato a tagliare i prezzi a livello globale da gennaio, ma per quanto riguarda gli Usa le riduzioni si sono susseguite a ritmo particolarmente serrato arrivando, appunto, a sei tagli consecutivi e aumentare la domanda, sia dei modelli di maggior volume come Model 3 e Model Y, sia dei superiori.
Qualche dollaro in più, ma ancora molti in meno
Nel dettaglio, il prezzo della Model X è ora di 97.490 euro, circa il 2,5% in più, mentre quello della Model S è stato aumentato di circa il 3% salendo a 87.490 dollari. Le versioni ad alte prestazioni Model S Plaid e Model X Plaid hanno ora prezzi di 107.490, 2.500 dollari più del listino precedente che si fermava a 104.990.
Anche così, però, rispetto ai listini di inizio anno risultano ancora inferiori in percentuali che vanno dal 16% al 23% e quindi ancora largamente vantaggiosi.
Tesla Model S Plaid 2022
Scelta controcorrente
L'ultimo taglio su Model S e della Model X risale all'inizio di aprile e ammontava a ben 5.000 dollari, giustificati ufficialmente, come pure i precedenti, dal bisogno di recuperare un calo di immatricolazioni che ha raggiunto il 38% da gennaio a marzo.
Elon Musk, ceo di Tesla, ha scelto una politica in netto contrasto con l'orientamento generale dei costruttori, che in questo periodo sono più attenti alla redditività che non ai volumi, dichiarando sostanzialmente di avere l'idea opposta: ha infatti affermato che la Casa intende invece dare priorità alla crescita delle vendite rispetto ai profitti in un'economia debole.
A conforto di questo, Tesla ha in effetti chiuso il trimestre con un margine lordo tra i più bassi degli ultimi anni, proprio per via della "guerra dei prezzi" con cui ha voluto forzare la crescita della domanda e al tempo stesso contrastare l'invasione di concorrenti.