Luci e ombre. Il futuro del solare in Italia non è dei più luminosi, fra installazioni che arrancano e installazioni che crescono. Basta un dato per individuare le zone buie nella Penisola: 4 anni; tanto serve per autorizzare un parco fotovoltaico nel Belpaese, contro i 2 anni della Spagna.
A dipingere il quadro sono il SolarPower Summit di Bruxelles e i numeri dell’agenzia Reuters, che sviscerano i dati sul settore dal 2016 a oggi: negli ultimi otto anni, ammonta a 6 gigawatt (GW) la potenza complessiva dei parchi solari installati in Italia; una cifra tre volte inferiore ai 20 GW ciascuno di Germania e – ancora – Spagna.
Bocciatura europea
Ma, soprattutto, un numero ben lontano dalla media necessaria per centrare gli obiettivi dell’Unione europea, che chiede, entro il 2030, di ridurre le emissioni del 43,7% rispetto al 2005. Di questo passo, serviranno circa 12 GW all’anno di nuova energia pulita per raggiungere i target dell’Ue. E l’impresa “non è possibile”, avvisa Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura.
Il solare in Italia negli anni
Un pessimismo che trova conferme nelle dichiarazioni di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Stando alle sue parole, il Paese deve fare i conti con i pochi spazi aperti disponibili e il “patrimonio da preservare, enorme”. L’Europa vuole però un’accelerata, anche perché il resto degli italiani sembra aver capito quale strada sia la più conveniente da imboccare.
Meglio privati e aziende
Secondo infatti l’associazione Italia Solare, al 31 dicembre 2023 sono quasi 1,6 milioni (precisamente 1.594.974) gli impianti fotovoltaici connessi nella Penisola, per un totale di 30,28 GW di potenza: di questi, il 28% (8,56 GW) in casa, il 50% nelle industrie e il 22% nei parchi solari.
Dove il solare va meglio
L’anno scorso è stato protagonista di un boom, con un +85% di installazioni rispetto al 2022, grazie ai quasi 374.000 nuovi impianti connessi, pari a 5,23 GW di potenza e al 23% del cumulato storico. Merito principalmente del Superbonus e (colpa) dell’aumento dei prezzi dell’energia.
“Un trend – commenta il presidente Paolo Rocco Viscontini – che non ha registrato una battuta di arresto quando i prezzi dell’energia sono tornati a scendere e questo è dovuto al fatto che le imprese hanno ben compreso i vantaggi del fotovoltaico, che permette di assicurare il prezzo dell’energia per almeno 20 anni, mettendo al riparo le aziende da qualsiasi rischio di altre impennate”.
La classifica per Regioni
Chi brilla di più
A livello locale, locomotiva del Belpaese è la Lombardia, forte di 907 MW di nuove connessioni, che portano il totale della regione a 4 GW di potenza. Seguono, nella classifica complessiva, Puglia (3,3 GW), Veneto (3,16 GW) ed Emilia-Romagna (3,03 GW).
- Lombardia: 4 GW
- Puglia: 3,3 GW
- Veneto: 3,16 GW
- Emilia-Romagna: 3,03 GW
Fonte: Reuters, Italia Solare