Forse non tutti lo sanno, ma - secondo gli studi - le auto elettriche hanno fino a 5 volte meno probabilità di prendere fuoco rispetto ai veicoli termici. Il problema è che, seppur rari, gli incendi alle vetture a batterie sono sempre più difficili da spegnere.
La sudcoreana LG Chem, fornitore di Tesla, Ford e altri costruttori, sostiene però di aver trovato una soluzione. I suoi ricercatori hanno collaborato con un team di ingegneri della Pohang University of Battery Technology in Corea del Sud per sviluppare uno strato speciale all'interno del pacco batterie che sopprime la fuga termica, causa a sua volta della combustione incontrollata degli accumulatori.
La ricerca arriva in un momento particolare per l'auto elettrica in Corea del Sud. Recentemente, una Mercedes EQE è stata avvolta dalle fiamme in un garage sotterraneo di Incheon, causando panico e scetticismo sulla sicurezza dei veicoli full electric, con conseguente crollo delle vendite della Casa nel Paese. Ma vediamo meglio.
Quando scoppiano gli incendi
Per cominciare, l'incendio di una batteria può verificarsi a causa di danni alle celle, infiltrazioni d'acqua, cortocircuiti, incidenti e altro. Quando succede, si verifica una fuga termica che porta l'accumulatore al surriscaldamento incontrollato e alla combustione prolungata per ore.
Quando le celle si riscaldano, possono "contagiare" quelle vicine, creando una reazione a catena e provocando persino l'esplosione della batteria. In questi casi, i sistemi di raffreddamento e i sensori di sicurezza non bastano.
Ad agosto, una Mercedes EQE ha preso fuoco in un parcheggio sotterraneo di Incheon, in Corea del Sud, scatenando dubbi sulla sicurezza dei veicoli elettrici
Il segreto
Ma LG Chem annuncia che uno dei suoi team di ricerca e sviluppo e il team di batterie dell'Università di Pohang hanno sviluppato uno "strato rinforzato di sicurezza" in grado di reagire alla temperatura per sopprimere la fuga termica. Ecco come funziona:
"Il materiale di soppressione della fuga termica sviluppato da LG Chem è un materiale composito che cambia la sua resistenza elettrica in base alla temperatura, agendo come un 'fusibile' che blocca il flusso di elettricità nelle prime fasi del surriscaldamento".
Il materiale di sicurezza è uno strato che misura 1 micrometro (pari a circa 1 centesimo dello spessore di un capello umano) situato tra il catodo e il collettore di corrente. Quando le temperature salgono oltre i 90 gradi e fino a 130 °C, questo strato altera la struttura molecolare per sopprimere il flusso di corrente.
Un incendio scoppiato nel parcheggio dello stabilimento Rivian di Normal, Illinois, ha danneggiato diversi veicoli elettrici
LG Chem afferma pure che lo strato è flessibile: può perciò ridurre la soppressione quando rileva un abbassamento della temperatura della batteria. Durante i test, gli accumulatori non hanno preso fuoco o hanno spento le fiamme poco dopo la comparsa.
I ricercatori hanno testato batterie al nichel-cobalto manganese (NCM) e all'ossido di litio-cobalto (LCO). Il 70% delle batterie NCM dotate di strato di soppressione termica non ha preso fuoco, mentre il 30% si è spento in pochi secondi. Nessuna delle batterie LCO con lo strato di sicurezza ha invece subito incendi.
LG Chem dichiara poi che vorrebbe condurre test di sicurezza su batterie con grandi capacità fino al 2025 e che la tecnologia può essere applicata alla produzione di massa in un breve periodo di tempo.