Tanta personalità e tanto spazio per tutta la famiglia: è su queste caratteristiche che si basa la Volkswagen ID.Buzz, una delle elettriche più interessanti sul mercato. E non solo perché NON si tratta di un SUV, ma anche perché questo “gigante buono” rappresenta l’erede spirituale del mitico Bulli degli anni ’70.
Quindi, ci siamo messi al volante dell’ID.Buzz per scoprire tutti i suoi pregi e difetti. Mettetevi comodi, quindi, perché c’è tanto da dire in questo #PerchéComprarlaElettrica.
Clicca per leggere
Esterni | Interni | Architettura, batteria e autonomia | Ricarica | Guida | Prezzi
Pregi e Difetti
Ci Piace | Non Ci Piace |
+ Stile iconico | - Infotelematica migliorabile |
+ Comfort di viaggio | - Mancanza modalità "one pedal" |
+ Prestazioni brillanti | - Imprecisione nella pianificazione delle ricariche e nella stima dell'autonomia residua |
+ Polivalenza | - Capacità di traino limitata a 1.000 kg |
Esterni
Come detto, qui non siamo di fronte al “classico” SUV o crossover. Volkswagen ha voluto riportare in vita la classica carrozzeria da pulmino, seppure in una salsa più moderna compatta. In effetti, la lunghezza di 4,70 metri non è esagerata, almeno in rapporto alla grande spaziosità di bordo che vedremo tra poco.
La parte posteriore dell'ID.Buzz
Il frontale è ricco di personalità, con fari LED affilati e una linea luminosa che rappresenta ormai la firma di tanti modelli di Wolfsburg. Il posteriore ha un look più massiccio e anche qui si trova una fanaleria unita al centro da una striscia LED.
Ovviamente, i cerchi sono proporzionati alla vettura, con dimensioni che variano da 18” a 21”, mentre la tinta bicolore è un riferimento diretto all’antenata degli anni sessanta. Ma se preferite una colorazione unica, la Casa può accontentarvi (e farvi pagare meno).
Interni
A bordo, l’impostazione dell’ID.Buzz è fedele a quella degli altri modelli ID. Anche la monovolume elettrica presenta una plancia minimalista, con un piccolo quadro strumenti da 5,3” e un infotainment centrale da 12” (10” sulle versioni base). Il design del cruscotto è accattivante, con un’unica presa d’aria che attraversa tutta la sezione anteriore e il gioco di colori che crea un ambiente vivace e luminoso, oltre a modanature che ricordano il legno (anche se si tratta di plastica).
I rivestimenti dei sedili sono in tessuto prodotto da plastiche riciclate e non mancano numerosi portaoggetti come d’obbligo su una vettura pensata per le famiglie. Dai portabicchieri estraibili, ai pozzetti, fino alla console centrale tra i due sedili: la praticità non manca di certo sulla Volkswagen.
Gli interni della Volkswagen ID.Buzz
La tecnologia di bordo è governata dal software 3.2, con un display centrale dalla grafica gradevole, ma un interfaccia poco intuitivo in alcune sezioni. C’è la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto e tante funzioni integrate (come la climatizzazione), ma la navigazione è poco precisa nello stimare l’autonomia del veicolo e non indica l’autonomia in caso di viaggio andata e ritorno come succede su alcune competitors.
Sempre a proposito di connettività, l’ID. Buzz si può controllare a distanza con l’app WE CONNECT ID che consente di accedere i fari, far suonare il clacson, localizzare l’auto e contattare il soccorso stradale. La funzione più utile è quella del pagamento delle ricariche alle colonnine, ma c’è da pagare un abbonamento specifico.
E chi si siede dietro? L’accesso con le porte scorrevoli elettriche è comodo e ci si può aiutare col maniglione. I sedili posteriori sono frazionati in modalità 1/3 – 2/3, possono scorrere in avanti o indietro e si può regolare l’inclinazione dello schienale.
L’assenza del tunnel centrale favorisce lo spazio per le gambe, mentre i vani portaoggetti, le tasche e persino i tavolinetti possono trasformare la zona posteriore in un vero salotto. Purtroppo, però, i finestrini non si possono aprire: non è il massimo per un viaggio in estate. E curiosamente mancano gli attacchi ISOFIX al centro e sul sedile anteriore.
Il bagagliaio dell'ID.Buzz con ripiano Multiflex e sedili posteriori abbattuti
Passando al bagagliaio, nella configurazione standard si raggiungono i 1.100 litri, ossia il doppio di una ID.4. La soglia di carico può essere modulata in base a come si installa il ripiano (asportabile) Multiflex, mentre i sedili della seconda fila non si possono rimuovere per caricare oggetti più grandi come una bicicletta.
C’è comunque spazio per il passeggino, mentre per aumentare ulteriormente la praticità è consigliato il gancio traino con sbloccaggio elettrico (un optional da circa 1.000 euro) che consente di montare portapacchi e portabici.
Scheda Tecnica | |
Fuori |
|
Lunghezza | 4,70 metri |
Larghezza | 1,98 metri |
Altezza | 1,93 metri |
Peso | 2.422 kg |
Passo | 2,99 metri |
Dentro |
|
Bagagliaio | 1.121 litri - 2.205 litri |
Bagagliaio anteriore | - |
Architettura, batteria e autonomia
L’ID. Buzz nasce dalla piattaforma MEB, ossia la stessa di ID.3, ID.4 e ID.5. Nel pianale è integrata una batteria (garantita 8 anni/160.000 km con una capacità residua al 70%) con capacità netta di 77 kWh e climatizzatore a pompa di calore, mentre motore e trazione sono posteriori con 204 CV e 310 Nm.
La Volkswagen ID.Buzz nasce dalla piattaforma MEB
Come si può intuire, le forme poco aerodinamiche penalizzano i consumi e, di conseguenza, l’autonomia. Nel traffico cittadino abbiamo registrato 20,1 kWh/100 km, mentre in autostrada a 130 km/h (anche se i 100-110 km/h sono più consigliati per un’auto di questo tipo) si è saliti a 31,5 kWh/100 km. Va meglio nei percorsi extraurbani, dove si ottiene una media di 19,6 kWh/100 km.
Tradotto in termini più semplici (tenendo conto che le prove si sono svolte con temperature tra 8 e 12°C), l’autonomia si attesta intorno ai 340 km.
Ricarica
Collegandosi alla presa domestica, si ottengono circa 9 km ogni ora, ma si può salire a 17 km se si utilizza una wallbox da 4,5 kW. La colonnina pubblica in AC da 11 kW, invece, permette di ricevere 43 km di autonomia all’ora.
In corrente continua a 50 kW si possono ottenere 97 km in 30 minuti, mentre una colonnina ultrarapida (l’ID.Buzz accetta massimo 175 kW) consente di ricaricare 100 km in 15 minuti.
Guida
La posizione di guida è più alta di quella di un SUV e occorre qualche chilometro per fare l’occhio alle dimensioni della Volkswagen, in particolare per la larghezza (con gli specchietti si raggiungono i 2,2 metri) e per l’originale forma del “muso”.
Una volta trovata la quadra, comunque, l’esperienza è senza dubbio interessante e, per certi versi, sorprendente. Il diametro di sterzata è di 11 metri, relativamente contenuto per un’auto così grande, mentre il rollio in curva è meno accentuato di quanto si possa immaginare.
Doti di guida equilibrate per l'ID.Buzz: la taratura è confortevole in quasi ogni situazione
La buona taratura del telaio e delle sospensioni filtrano bene pavé e piccole buche, ma gli avvallamenti più importanti si sentono un po’ di più, soprattutto se si montano le gomme più grandi. È vero anche che i cerchi da 20” (o 21”, a seconda della dotazione) rendono più preciso l’assetto, anche se mancano delle modalità di guida per personalizzare la risposta dell’auto.
Per sua natura, comunque, l’auto non invoglia alla guida sportiva. Certo, il motore elettrico è sicuramente reattivo, ma risposta filtrata dell’acceleratore un pedale del freno con la corsa lunga non inducono a sprigionare tutti i 204 CV disponibili.
Parlando di ADAS, la dotazione è completa e comprende il cruise control adattativo con mantenitore di carreggiata e il sistema di telecamere Area View. Inoltre, la striscia LED alla base del parabrezza cambia colore segnalando eventuali pericoli.
La Tecnica |
|
Motore | Sincrono a magneti permanenti |
Potenza | 204 CV |
Coppia | 310 Nm |
Capacità Pacco Batterie | 82 kWh nominali | 77 kWh reali |
Tipo di Ricarica | Mennekes | CCS Combo2 | Chademo |
Listino prezzi
Il listino dell’ID.Buzz parte da 66.000 euro l’allestimento Pro e arriva a 68.500 euro per la Pro+. Già la versione base ha un equipaggiamento completo, con cerchi in lega, fari LED, sensori di parcheggio anteriori e posteriori e infotainment da 10”.
Essenzialmente, la differenza sta nella presenza nella Pro+ dello schermo centrale da 12”, fari LED Matrix e nelle porte posteriori scorrevoli elettriche.