Resa del motore, aerodinamica e massa: questi sono i tre pilastri su cui si lavora per aumentare l'efficienza di ogni veicolo (per capire la differenza tra la potenza del motore e la capacità della batteria leggi qui). Per quanto riguarda i primi due aspetti, le auto elettriche sono all'avanguardia. Le unità alimentate a batteria, infatti, sono quelle a maggior rendimento (anche più del doppio rispetto ai motori termici) e la resistenza all'aria è molto bassa grazie a forme affusolate consentite da minori ingombri meccanici e una serie di accorgimenti che altre auto non anno, come le maniglie a scomparsa o le telecamere al posto degli specchietti esterni.

La massa, invece, resta un aspetto su cui lavorare, perché le batterie pesano tanto e riuscire a limare anche solo pochi chilogrammi altrove ha riflessi positivi sull'autonomia (un valore fondamentale quando si parla di auto elettrificate, siano esse ibride o elettriche). Curiosamente, oggi si è scoperto un modo per risparmiare peso su una componente che per dimensioni e masse in gioco non ha mai rappresentato un problema, il motore. Ma tutto fa.

Plastica al posto del metallo

Dalla Germania, e più precisamente dall'ICT (Institute for Chemical Technology) di Fraunhofer e dal KIT (Karlsruhe Institute of Technology) dell'omonima città è arrivata una tecnologia che permette di realizzare il corpo di un motore elettrico in plastica anziché in alluminio. 

"Un motore elettrico è composto da un rotore in movimento e uno statore fisso. Quest'ultimo contiene i filamenti di rame all'interno dei quali passa la corrente. È qui che si registrano le maggiori perdite di elettricità - ha spiegato Robert Maertens, ricercatore dell'ICT - Si parla di circa il 10% di perdita per la formazione di calore. Per dissipare questo calore e mantenere buone temperature d'esercizio, i motori elettrici hanno un alloggiamento in metallo che favorisce il raffreddamento e un manicotto per disperderlo, in metallo anch'esso".

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L'efficienza portata al 98%

"Il trucco per poter ridurre l'uso del metallo sta nell'adozione di fili di rame appiattiti che occupano meno volume e permettono di dissipare meglio il calore. Così, non servono condotti di raffreddamento e si può usare un alloggiamento esterno di plastica al posto di quello in alluminio. Non proprio plastica comune, a dire il vero, ma un polimero termoindurente rinforzato che è più leggero dell'alluminio e che costa anche meno. Inoltre, può essere realizzato utilizzando particolari trame che aumentano ulteriormente le capacità di raffreddamento e riducono la quantità di materiali utilizzati.

Stando a quanto dichiarato dai ricercatori i prototipi possono essere realizzati in pochi minuti e la produzione di serie può essere messa a punto senza eccessivi sforzi. Questa soluzione innalzerebbe l'efficienza dei motori elettrici dal 90 al 98%. Questo solo restando alle fasi iniziali del progetto, perché con ulteriori affinamenti anche quel restante 2% potrebbe essere limato ulteriormente. Se questa soluzione si dimostrerà anche affidabile nel tempo, unita all'arrivo delle batterie allo stato solido (di cui potete leggere qui), potrebbe rappresentare davvero un enorme passo in avanti per tutto il comparto delle auto elettriche.