La Porsche Taycan continua a far parlare di sé. E l'attesa per il 4 settembre, giorno in cui sarà svelata ufficialmente, sale. Tutto calcolato, vien da pensare. Ma veniamo al dunque: dopo le prove di accelerazione in cui è stata sottoposta ad uno stress test 0-200 per decine di volte, adesso l'elettrica di Zuffenhausen mette in mostra le proprie qualità in una prova di durata sull'anello di Nardò, di proprietà di Porsche dal 2012.
L'obiettivo è stato duplice: dimostrare l'affidabilità sia del powertrain sia dell'esclusivo sistema di ricarica. L'esperimento, naturalmente, è riuscito. Protagonista un esemplare di preserie, visto che la produzione entrerà a regime soltanto verso la fine anno, dopo che la Taycan avrà percorso un totale di 6 milioni di km di test.
Temperature da record
Durante il test di 24 ore sull'anello di alta velocità pugliese, la Taycan ha girato a velocità comprese tra i 195 e i 215 km/h. La quattro porte elettrica di Zuffenhausen ha affrontato temperature di 42 gradi, con l'asfalto che ha raggiunto i 54 gradi.
Al termine della prova, però, i computer hanno rilevato una gestione efficiente dell'impianto di raffreddamento, che non ha sofferto il caldo e ha garantito prestazioni costanti sia nelle ore più calde sia durante la notte, oltretutto in condizioni di guida al limite.

Ricarica con impianto a 800 Volt
L'auto si è fermata soltanto per fare cambio di pilota e per ricaricare le batterie. Proprio per fare il pieno, la Taycan ha sfruttato colonnine ultrarapide da 800 Volt montate a bordo pista per l'occasione. L'auto, al momento, è l'unica elettrica a poter contare su un impianto a 800 Volt (le altre si fermano a 400).
Questa tecnologia, derivata dalla Porsche 919 Hybrid che ha corso - e vinto a Le mans - permette di ricaricare le batterie a grande velocità. Con una sosta di 15 minuti attaccata alla spina di una colonnina da 350 kW l'auto ricarica fino all'80% e guadagna 400 km di autonomia.