Le infrastrutture di ricarica sono uno degli aspetti fondamentali della mobilità elettrica. Da questo punto di vista, il mercato italiano delle vetture elettriche soffre ancora, se confrontato con gli altri Paesi dell’Europa Occidentale. Una delle aziende italiane più impegnate nella riduzione del gap e nello sviluppo della rete di colonnine è Enel X, che ha recentemente acquistato il 12,5% della tedesca Hubject, una joint venture fondata nel 2012 che include come azionisti di spicco alcune delle società di punta nel settore dell’automotive e della tecnologia come Bmw, Bosch, Volkswagen, Daimler e Siemens.

La mappa delle colonnine

Grazie a questa acquisizione, l’azienda italiana espande la propria presenza nella rete di distribuzione della ricarica. Oltre agli 8.000 punti di ricarica pubblici sparsi per l’Europa, i clienti di Enel X potranno usufruire delle oltre 200.000 colonnine pubbliche presenti nel mondo legate alla piattaforma sviluppata da Hubject. Piattaforma che permette di caricare le auto senza dover stipulare contratti con ogni singola società di distribuzione ma utilizzando i servizi della mobilità elettrica del proprio fornitore collegato all’infrastruttura globale di Hubject.

Enel X

Un’app per tutto

L’obiettivo di Enel X è quello di creare una rete di ricarica connessa al 100% con un punto di accesso unico, l’applicazione JuicePass. Con questa interfaccia, i clienti Enel X possono già gestire le ricarica a casa, in ufficio e nei luoghi pubblici nei punti di ricarica dell’azienda e in futuro potranno usufruire anche all’intera rete di Hubject. Inoltre, Enel X metterà a disposizione le sue conoscenze in ambito tecnico e tecnologico per espandere e migliorare la rete di distribuzione di Hubject a livello mondiale.  

Enel X

Tutti per uno, uno per tutti

“Con la partecipazione in Hubject, stiamo portando la mobilità elettrica a un livello superiore - ha commentato Francesco Venturini, responsabile globale di Enel X - L’obiettivo generale è di offrire ai conducenti di veicoli elettrici la possibilità di effettuare ricariche senza doversi preoccupare di chi sia il proprio fornitore o di essere all’estero. Il presupposto necessario per la diffusione della mobilità elettrica è semplificare la vita di chi decide di unirsi a questa rivoluzione, e siamo completamente impegnati nella sfida”.