La rete di ricarica Tesla in Italia continua a crescere e ha raggiunto ora quota 33 stazioni, per un totale di oltre 300 Supercharger. Le ultime aperture sono a Borca di Cadore (BL), Tarquinia (VT) e Vicenza.
Posizioni strategiche
L'ultima stazione di ricarica arrivata in ordine di tempo è quella di Vicenza, situata all’interno del centro commerciale Le Piramidi, che ospita 12 colonnine. La posizione è stata individuata dalla casa per la sua strategicità, trovandosi lungo uno dei nodi autostradali autostradali più importanti d'Italia, nella seconda regione più visitata del Paese.
Le 10 colonnine Supercharger di Tarquinia sono state pensate invece per i clienti Tesla che guidano lungo la costa tirrenica, con la location scelta anche per consentire una ricarica a chi deve imbarcarsi sui traghetti in partenza da Civitavecchia verso la Corsica e la Sardegna.
La stazione di Borca di Cadore e i suoi 8 Supercharger permettono dal canto loro di raggiungere Cortina d'Ampezzo e altre località sciistiche della zona: un sito ideale per ricaricare durante un viaggio per un week-end di montagna. Tutte le stazioni Supercharger possono essere individuate sulla mappa interattiva di Tesla.
Al lavoro per migliorare l'esperienza di ricarica
Le nuove infrastrutture non sono l'unico aspetto su cui Tesla è al lavoro per migliorare l'esperienza di ricarica dei propri clienti. Di recente, la Casa californiana ha aggiornato infatti la maggior parte dei Supercharger europei per fornire fino a 150 kWh di potenza (dai precedenti 120 kWh).
Inoltre, il costruttore ha implementato una nuova funzionalità per tutte le auto chiamata "Riscaldamento della Batteria in Viaggio". Con questa funzione, ogni volta che una Tesla naviga verso una stazione Supercharger, la vettura riscalda in modo intelligente la batteria per garantire che arrivi alla temperatura ottimale per la ricarica, riducendo del 25% i tempi medi di ricarica.
La ricarica al Supercharger è gratuita per tutte le nuove Model S e Model X. Su Model 3 si applicano le tariffe standard, ma i costi complessivi di ricarica, assicura Tesla, "risultano comunque inferiori ai costi di mantenimento di un equivalente veicolo con motore a combustione interna".