Le auto elettriche fanno rumore. Non è un controsenso in termini, ne tantomeno una provocazione. E' pur vero che c'è rumore e rumore, e vista la natura "silenziosa" di un'auto EV, la Commissione Europea, per aiutare la coesione all'interno di un sistema cittadino che ha bisogno anche dei rumori - basti pensare ai pedoni, o alle persone ipovedenti tanto per citare due esempi - ha reso esecutivo a partire dal 1° luglio 2019, il Regolamento UE n. 1576/2017, evoluzione del precedente 540/2014 che rendeva obbligatori i dispositivi AVAS per auto elettriche e ibride in modalità elettrica.

Cosa significa?

AVAS, acronimo di Acoustic Veichle Alert System è dunque quel suono che si rivela fondamentale per segnalare la propria posizione, con un picco di 56 decibel fino ad un massimo di 75 impossibile da disattivare. Dunque, da problema sorge opportunità, e praticamente tutte le case hanno deciso di sviluppare una propria idea, una propria declinazione personalizzata.

Suono sportivo ma non solo

L'auto elettrica dunque fa rumore, o meglio, un suono che, in alcuni casi, vada anche oltre quello che è il semplice "cicalino", e che vada oltre il limite di 20 km/h. Sono diverse le aziende che hanno dunque creato un reparto apposito di specializzazione in ingegneria del suono. L'ultimo caso è quello di BMW, che in occasione del lancio della suai4 Concept, ha confermato le indicazioni dei mesi precedenti: il sound della sua coupè elegante e sportiva del futuro è stato sviluppato da Hans Zimmer.

Un suono altamente evocativo, degno di una colonna sonora, che segue dunque un concetto più "astratto" rispetto a quanto realizzato - ad esempio - da Porsche. La casa di Zuffenhausen ha infatti elaborato il proprio suono elettrico "naturale" per la guida, ed in più ha offerto, a pagamento nel suo listino, un amplificatore sonoro che personalizza il suono con tonalità "più sportive".

Fotogallery: Porsche Taycan 4S

Made in Italy presente e futuro

Sempre rimanendo in tema di auto con carattere e dna sportivo, bisognerà attendere le volontà di Maserati con la sua elettrificazione futura, a partire dalla MC20 che, lo ricordiamo, sarà sia in versione endotermica che elettrica. Di più, il Tridente starebbe sviluppando una propria tonalità attraverso il suo "Innovation Lab" di Modena.

C'è poi la Nuova 500 elettrica. Il lancio della citycar italiana ha portato anche ad una scelta, ad una soluzione davvero interessante e originale, legata a quella che è la moda, lo stile, il glamour tipicamente italiano. Ne avevamo parlato anche durante la presentazione in studio: sì perchè la 500 elettrica per "mostrare" la propria posizione, utilizza "Amarcord" di Nino Rota.

Non è ancora presente sul mercato, ma è stata effettivamente precorritrice tra le tedesche: la Volkswagen I.D 3 aveva, tra le sue caratteristiche, anche un suono unico. Di più, ha collaborato con il compositore ungherese Leslie Mandoki per poter creare un suono artificiale di stampo futuristico.

Cicalino 2.0

C'è chi invece ha puntato principalmente sull'armonizzazione dei suoni proprio in ottemperanza a quei 20 km/h, con un suono progettato dal Polo Tecnologico di Sindelfingen, con un suono apposito per Unione Europea, Giappone e Cina a seconda delle normative. Suono, piuttosto asettico per quanto fondamentale, anche per Jaguar, con la sua I-Pace, che ha promosso anche attraverso una campagna di sensibilizzazione legata anche a persone ipovedenti.
Idem per Nissan, che già al Salone di Tokio del 2017 aveva presentato il proprio suono, chiamato "Canto".

La regina del Picco

Ultimo ma non ultimo, vogliamo raccontarvi il suono che fece la Volkswagen I.D R durante la sua corsa alla Pikes Peak. Esatto, perchè il prototipo elettrico di Wolfsburg aveva un vero e proprio "cicalino" - estremamente elevato in termini di decibel - per poter attrarre l'attenzione negli spostamenti tra una zona di pit lane, estremamente rudimentale, ed il tracciato. Una vera e propria sirena - fastidiosa sì - ma estremamente efficace. 

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