Può un grande sistema di accumulo giacere sul fondo del mare? A quanto pare sì. È la sfida che la startup olandese Ocean Grazer ha lanciato a se stessa, presentando nei giorni scorsi al CES 2022 di Las Vegas un sistema che promette di essere rivoluzionario. 

Si chiama Ocean Battery, non richiede terre rare e può essere associato a parchi eolici offshore esistenti e futuri per immagazzinare elettricità e distribuirla quando ce n’è bisogno.

“Affidabile e conveniente”

Il funzionamento è tutt'altro che banale come dimostra il video qui sotto, ma la cosa importante da sapere è che questo sistema di storage raccoglie l’energia generata dal vento e può immetterla in rete nel momento in cui c’è invece una maggiore richiesta di elettricità. Facendo così può “ridurre i picchi nella rete e bilanciare in modo ottimale domanda e offerta, gestendo il flusso attraverso la smart-grid”.

Ocean Grazer sostiene che il suo sistema di accumulo abbia un’efficienza pari circa all’80% e che sia in grado di lavorare per decenni, senza alcun altro tipo di limite. Tutto questo renderebbe la sua tecnologia “affidabile e conveniente”. Tra le altre caratteristiche descritte dalla startup c’è infatti la scalabilità. La struttura sarebbe progettata persino per “migliorare la vita marina”.

Anche onshore

La società ha annunciato di aver già concluso un accordo di fornitura tramite un intermediario. Ora punta a installare la sua batteria in un sistema onshore nei Paesi Bassi entro il 2023, per passare a un sistema offshore entro il 2025. È invece entrata già in funzione la turbina mareomotrice più potente al mondo.

L’obiettivo della startup è dare una soluzione a un futuro in cui “saranno le condizioni meteo a dettare la produzione di energia rinnovabile, con fluttuazioni, picchi ed eventuali black-out”, come riferisce Ocean Grazer in un video di presentazione, ricordando che “la produzione globale di energia eolica offshore supererà di 1.150 GWh l’anno entro il 2050”. A questi numeri contribuirà anche il parco eolico galleggiante più grande mai visto. E Italia, le turbine galleggianti di nuova generazione.