Sono giorni ormai che si parla della stangata in arrivo sulle bollette di luce e gas in arrivo con il prossimo aggiornamento trimestrale dell'Arera del primo ottobre.
Il Governo è al lavoro per trovare una soluzione, come avvenuto in extremis tre mesi fa, ma intanto impazza il dibattito sulle reali cause dell'impennata dei prezzi. Dopo averne sentite un po' di tutti i tipi, sul tema scende in campo ora la massima autorità internazionale sull'energia, la International Energy Agency (Iea), sgombrando definitivamente il campo dalle accuse che da più fronti sono arrivate all'indirizzo delle fonti rinnovabili.
Le cause
“I recenti aumenti dei prezzi globali del gas sono il risultato di molteplici fattori ed è impreciso e fuorviante attribuire la responsabilità alla transizione verso l’energia pulita”, ha affermato il direttore esecutivo della Iea, Fatih Birol.

Quali sono quindi le cause? Le ha spiegate la stessa Agenzia. Prima di tutto, un aumento della domanda di gas per il riscaldamento, risalente addirittura alle temperature più fredde della media registrate lo scorso anno in Europa. La stessa cosa è successa in Nord America e in Asia orientale, soprattutto in Cina, ma anche in Giappone e Corea, nonostante l’alternanza con ondate di caldo e periodi di siccità in alcune regioni.
Contemporaneamente, la pandemia ha portato ad alcune interruzioni alle forniture e ha causato ritardi alla manutenzione degli impianti, riducendo l’offerta. In ogni caso, la Iea "ritiene che la Russia potrebbe fare di più per aumentare la disponibilità di gas in Europa e garantire che lo stoccaggio raggiunga livelli adeguati in vista del prossimo inverno e del fabbisogno di riscaldamento".
Per quanto riguarda l’elettricità, il caro bolletta “è guidato dall’aumento dei prezzi del gas, del carbone e della CO2 in Europa”, perché “il forte aumento dei prezzi del gas ha portato i fornitori di energia elettrica in diversi mercati a passare dal gas al carbone per produrre energia”. Il che vuol dire maggiori emissioni di CO2 e a cascata prezzi più alti nel sistema di crediti che regola le emissioni dei complessi industriali.

Accelerare sulle Fer
Secondo Birol, questa situazione dimostra che una “transizione ben gestita all’energia pulita è la soluzione, non la causa, ai problemi che stiamo vedendo oggi nei mercati del gas e dell’elettricità”.
In più, il numero uno della Iea ricorda "ai Governi, soprattutto mentre cerchiamo di accelerare la transizione verso l’energia pulita, l’importanza di forniture energetiche sicure e convenienti, in particolare per le persone più vulnerabili nelle nostre società”. Il che è anche uno dei punti a cui l’Unione europea sta lavorando attraverso il piano Fit for 55. E anche Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Ue, ha rilasciato dichiarazioni molti simili a quelle di Birol riguardo al caro bollette.