“Tesla non è solo un costruttore di auto elettriche”. Parlava così Elon Musk durante l’AI Day di luglio nel presentare il Tesla Bot, robot senziente messo in cantiere per essere pronto entro la fine di quest’anno, almeno come primo prototipo.

A distanza di qualche mese, quelle parole sembrano assumere ancora più peso, perché l’eccentrico ceo è tornato a parlare di intelligenza artificiale, ipotizzando un coinvolgimento maggiore della Casa in quel campo. Lo ha fatto come al solito su Twitter, dove sono bastate due righe per scatenare voci e speculazioni, ma anche qualche dubbio.

Tesla si sta già allenando

“Tesla AI – è il tweet – potrebbe giocare il proprio ruolo nell’AGI (artificial general intelligence, ndr), visto che già si 'allena' in strada, soprattutto con l’avvento di Optimus (il nome in codice del progetto sul Tesla Bot, ndr)”.

 

Insomma, dalle frasi di Musk sembra che la Casa possa, in futuro, aumentare l’impegno nello sviluppo di intelligenze artificiali e andare oltre la mobilità, verso usi più generali. Attualmente, il costruttore si è dato al sistema di full self-driving e al supercomputer Dojo.

Tesla, tra l’altro, si occupa anche di rinnovabili, attraverso la divisione Energy. E poi Elon Musk è tra i fondatori di Neuralink, società specializzata nello sviluppo di neurotecnologie. Ricordate il video del macaco che gioca a Pong con la mente?

Possiamo dire che, effettivamente, la Casa e il suo numero uno “non sono solo costruttori di auto elettriche”. In fondo, già ora il ceo definisce le sue vetture come robot su ruote.

Attenti al demone

Ma quali sono i rischi di puntare troppo sull’intelligenza artificiale? Qualche utente Twitter ha paventato l’arrivo di quello che ha chiamato demone, intendendo malfunzionamenti delle macchine o addirittura la loro ribellione all’uomo.

 

Il ceo ha provato a tranquillizzare chi teme questi scenari: “Faremo del nostro meglio – ha scritto –. Il controllo decentralizzato dei robot sarà fondamentale”. Il significato, in realtà, non è chiarissimo, anche se lascia presupporre una sorta di blockchain per scongiurare "malfunzionamenti".

Elon Musk forse intende anche dire che all’intelligenza artificiale non sarà delegata ogni attività, ma solo quelle più noiose e ripetitive. Per evitare problemi serviranno sempre la mano dell’uomo e la supervisione dall’alto. Ma non sarà facile.