Il polverone alzato ieri dalle pesantissime accuse che il Dawn Project ha mosso contro il Full Self Driving di Tesla da una pagina acquistata sul New York Times non accenna a diradarsi. Anche Elon Musk continua a spendersi in prima persona su Twitter per rivendicare i risultati raggiunti.

Lo ha fatto anche asserendo che il Full Self Driving Beta (e quel Beta è stato completamente ignorato dall’accusa) non è stato coinvolto in nessun incidente sin dall’esordio della sperimentazione, risalente ormai a più di un anno fa. Questo dato, in effetti, sarebbe la prova che il sistema, ancora in fase di sviluppo e ancora in versione provvisoria, sarebbe già affidabile. Almeno secondo Musk e soci.

Cosa si intende per FSD beta

Va ricordato infatti che la tecnologia più evoluta di assistenza alla guida firmata da Tesla non è ancora disponibile sul mercato. La Casa, nel descrivere lo stato attuale delle cose, scrive: “Il Full Self Driving Beta (FSD Beta) è una versione provvisoria del software Tesla di assistenza alla guida ed è al momento testato su una flotta di vetture di proprietà di clienti selezionati dall’azienda per valutarne le performance in termini di affidabilità e sicurezza”.

Da ricordare, inoltre, il fatto che il software in questione consente al veicolo di svolgere autonomamente alcune manovre una volta inserita una destinazione nel navigatore, ma richiede che il conducente resti attento alla guida e pronto a prendere il controllo dell’auto in ogni momento perché la responsabilità di quello che accade in marcia resta ancora a chi siede dietro al volante.

 

Numeri alla mano

Avviato nell’ottobre del 2020, il programma di sperimentazione dell’FSD non è stato esente da critiche visto che alcuni hanno ritenuto inopportuno permettere a qualche migliaio di automobilisti di sfruttare tecnologie evolute di assistenza alla guida lasciando loro la responsabilità di capire che dovevano comunque mantenere il controllo delle auto.

Ma da qui ad affermare quanto detto dal Dawn Project sulla pagina del NYT ce ne passa. Anche perché fino a ora i numeri danno ragione a Elon Musk. La NHTSA, infatti, afferma che in generale un automobilista è vittima di un incidente ogni 500.000 miglia percorse (800.000 km circa). Le auto con il Full Self Driving di miglia ne hanno già percorse parecchi milioni e per ora non c’è un caso confermato di incidente con il sistema attivo (a differenza di quanto accaduto con l'Autopilot). Arriverà, è inevitabile, ma a Palo Alto ci tengono a sottolineare che il sistema sta funzionando correttamente. Ed è ancora in via di sviluppo.