Il Regno Unito ha anticipato tutti quando ha deciso di vietare le vendite di veicoli diesel e benzina dal 2030. Ma ora il Paese deve correre per non arrivare impreparato all’appuntamento con l’elettrificazione.
Fra i vari nodi da sciogliere, c’è quello delle autostrade, dove va installato il maggior numero possibile di colonnine per la ricarica. C’è però una possibile svolta, che arriva dall’operatore Gridserve, finora monopolista in alcune stazioni di servizio.
Lo chiede l’Antitrust UK
Il player della ricarica ha deciso che da novembre 2026 rinuncerà a un accordo di esclusività nelle stazioni a marchio Extra Msa Services, Moto Hospitality e Roadchef, che insieme rappresentano circa 2/3 dei luoghi di sosta nelle autostrade in UK. In questo modo favorirà l’ingresso di altri operatori, aumentando la concorrenza e il numero di punti di ricarica a disposizione degli automobilisti.
Una decisione che arriva a distanza di qualche mese dalle raccomandazioni della Competition and Markets Authority (CMA), che aveva realizzato uno studio per capire quante colonnine serviranno a Londra e dintorni dalla fine del decennio.
Facile come un pieno
In quell’occasione, l’Antitrust inglese aveva calcolato che il numero di punti di rifornimento per auto elettriche sarebbe dovuto aumentare di 10 volte, perché “la ricarica dovrebbe essere semplice come fare il pieno di benzina o diesel”.

La CMA aveva anche segnalato che la presenza di pochi operatori in autostrada avrebbe diminuito la concorrenza, mettendo a rischio gli obiettivi sulla mobilità a batteria. Ma le cosa cambieranno, perché Gridserve ha ascoltato l’appello a rinunciare al monopolio.
“Abbiamo bisogno di una combinazione di investimenti ora e di una sana concorrenza in futuro per assicurarci che i punti di ricarica siano installati su larga scala, dove le persone ne hanno bisogno, e a un prezzo equo”, ha commentato Ann Pope, direttrice dell’Autorità.
Come se la cava l’Italia?
E in Italia? Qui le cose non sono andate bene finora, con i concessionari autostradali che per lungo tempo non hanno rispettato gli obblighi di installare le colonnine. Anche da noi, però, sembrano esserci importanti novità in vista.
Durante una recente audizione alla Camera, l’amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi, ha promesso che “chiuderemo l’anno con 50 aree di servizio infrastrutturate per la ricarica”.
Andando oltre il 2022, “per giugno 2023 avremo 100 aree di servizio con ricariche ‘fast charge’, che consentono di ricaricare la macchina in 15-20 minuti”. Le colonnine “saranno posizionate a 50 km l’una dall’altra”.
Fonte: Bloomberg