Mentre in Europa (e soprattutto in Italia) le elettriche arrancano, in Cina la vendita di modelli a batteria procede velocemente. Nel Paese del Dragone la quota di EV ha raggiunto il 26,7% del mercato ed entro il 2022 potrebbero vendersene il doppio rispetto al 2021.

Un incremento impressionante sostenuto dalle politiche del Governo e dai costruttori locali che puntano anche all’Europa.

I segreti della crescita

I dati arrivano direttamente dalla China Passenger Car Association e sottolineano la crescita del mercato dell’auto del 20% rispetto allo stesso periodo 2021. A trainare la Cina sono soprattutto le auto elettriche che, secondo l’analisi dell’associazione, potrebbero passare dai 2,99 milioni di fine 2021 ai 6 milioni di fine 2022.

Sempre stando al commento dell’istituzione, si tratta di una “cauta” previsione, dato che potrebbe esserci una crescita ancora più importante nell’ultimo quadrimestre dell’anno.

Come detto, a dare ossigeno al mercato sono soprattutto le politiche nazionali che hanno cercato di ridurre al minimo gli effetti legali ai lockdown e ai rallentamenti nell’approvvigionamento delle componenti. Inoltre, il Governo cinese ha tagliato del 50% le tasse sull’acquisto di auto elettriche incentivandone ancora di più la domanda.

Decollano i produttori cinesi

Analizzando la situazione dei costruttori, a far segnare i numeri migliori sono i marchi cinesi che detengono una quota del 73% delle auto elettrificate immatricolate a luglio (un aumento del 9% su luglio 2021).

2021 BYD Tang in Norvegia
BYD Tang

Tra questi c’è BYD che ha consegnato ben 162.214 nuove auto (+183,1% sul 2021) divise equamente tra modelli ibridi plug-in e 100% elettrici) e che programma la sua espansione in Svezia, Germania e Israele entro il 2022.

Da sottolineare anche le prestazioni di Xpeng, Li Auto e Nio che insieme compongono il 16,5% delle quote di mercato. Più in difficoltà Tesla che ha venduto solo 28.217 vetture a luglio, nettamente meno rispetto alle 78.906 unità di giugno.

Il forte calo, comunque, era atteso viste le interruzioni alla produzione nell’impianto di Shanghai dovuto all’ampliamento dello stabilimento. L’obiettivo del colosso americano, infatti, è di portare la produzione annuale ad un milione di veicoli nei prossimi mesi.