L’Italia delle batterie vola in Europa. Lo fa con il Molise, che insieme ad Abruzzo, Lombardia, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto si unisce all’Automotive Regions Alliance, gruppo europeo di Regioni protagoniste dell’industria automotive, sparse fra Austria, Francia, Olanda e Spagna.

L’annuncio è del presidente molisano Donato Toma, che interviene al talk “Verso il 2035: l’auto (e le istituzioni) alla prova della decarbonizzazione”, organizzato da InsideEVs e moderato dal vicedirettore Fabio De Rossi nell’ambito di Key Energy, l’expo di Rimini sulle rinnovabili.

Il decalogo

L’obiettivo è una transizione giusta ed equa, che passa attraverso 10 target elencati in un decalogo. La firma, spiega Toma, arriverà il 17 novembre durante un tavolo a Lipsia e conterà 31 Regioni:

“Siamo entrati in questo gruppo europeo – racconta il presidente – perché la filiera di riferimento è stata sempre un pilastro dell’economia molisana e perché, come istituzione, vogliamo svolgere al meglio il nostro ruolo nell’ambito del complesso, ma anche ricco di opportunità, percorso che rivoluzionerà la filiera dell’auto”.

Il decalogo

Ma quali sono i 10 target? Li indica Toma durante lo stesso panel:

  1. creare un meccanismo europeo a sostegno di una transizione giusta, equa e riuscita per le Regioni;
  2. valutare dettagliatamente l’impatto territoriale della trasformazione del settore sul territorio, anche attraverso una mappatura capillare di crescita a occupazione regionale;
  3. affrontare sfide e opportunità comuni con regioni e pmi;
  4. sostenere riqualificazione e aggiornamento delle competenze della forza lavoro a livello regionale per evitare perdite occupazionali;
  5. sviluppare un quadro solido di ricerca per trasformazione industriale e innovazione;
  6. prevedere flessibilità sugli aiuti di Stato per consentire alle Regioni automobilistiche di guidare e gestire la transizione;
  7. sostenere le Regioni per creare una rete di ricarica accessibile al pubblico che favorisca la diffusione dei veicoli elettrici;
  8. concentrare i fondi di investimento su varie tecnologie, come elettrificazione, idrogeno e carburanti sintetici;
  9. applicare governance multilivello e approccio partenariato per pianificazione strategica, bilancio e parti interessate a tutti i livelli;
  10. sostenere l’Alleanza come principale piattaforma aperta di coordinamento delle Regioni auto e dell’indotto.

Gigafactory, a che punto siamo

Fra le varie cose, Toma ricorda poi che la Gigafactory a Termoli di ACC – joint venture che unisce Stellantis, Mercedes e TotalEnergies – richiederà 2,3 miliardi di euro di investimenti e darà vita a 2.000 posti di lavoro, che “per una Regione come il Molise significa incrementare Pil e reddito medio”.

Intanto, vanno avanti i lavori nella Zona Economica Speciale dove sorgerà l’impianto e dove “è previsto il dimezzamento dei tempi burocratici per l’apertura o l’ampliamento delle attività produttive”.

Il presidente promette pure di “monitorare la situazione nella fase di ristrutturazione dell’impianto”. “Sul piano operativo – conclude – faremo la nostra parte, affiancando ACC per la riduzione dei tempi per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie”.