Non è un buon inizio anno per Lucid Motors. Il produttore di veicoli elettrici americano ha annunciato di dover licenziare il 18% della sua forza lavoro, ovvero circa 1.300 dipendenti, per tagliare i costi. L'operazione fa parte di un più ampio piano di riorganizzazione aziendale.

Il fatto è che, dopo gli iniziali problemi ad avviare la produzione a ritmi accettabili, dal quarto trimestre del 2022 a oggi la Casa sta facendo i conti con una forte riduzione della domanda, che è ben al di sotto delle aspettative e delle previsioni degli analisti. 

Priorità: ridurre i costi

L'azienda comunicherà i dettagli dei licenziamenti nei prossimi giorni. A dirlo è stato Peter Rawlinson in persona. Il ceo della Casa ha scritto una mail in cui ha spiegato che la forza lavoro subirà riduzioni in quasi tutte le organizzazioni e livelli, compresi i dirigenti.

Lucid, che alla fine dell'anno scorso contava circa 7.200 dipendenti, dovrà sostenere spese per 24-30 milioni di dollari. L'azienda prevede di completare il piano di riorganizzazione entro la fine del secondo trimestre. "Stiamo anche adottando misure continue per tenere sotto controllo i nostri costi. Per questo, a oggi, stiamo rivedendo tutte le spese non essenziali in questo momento", ha dichiarato Rawlinson.

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Rivian naviga nelle stesse acque

Il periodo è complicato per più di un motivo. Da una parte, le aziende americane tendono a tagliare i costi nell'attesa di un periodo di recessione e del conseguente aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. Dall'altra, i tagli dei prezzi praticato da Tesla e l'arrivo di auto elettriche più accessibili ha "distratto" una fetta di possibili acquirenti. 

Per gli stessi motivi, Rivian ha dichiarato di voler licenziare il 6% della sua forza lavoro nel tentativo di tagliare i costi. Intanto, le azioni di Lucid hanno chiuso in ribasso di circa il 7% nelle normali contrattazioni.

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