L’auto elettrica cancellerà 70.000 posti di lavoro. Anzi no: ne creerà di nuovi. Perché è vero che quasi tutti i cambiamenti fanno paura, ma spesso nascondono grandissime opportunità. Basta non farsi prendere dal panico e coglierle.

Una riflessione che è stata protagonista degli Electric Days 2023, terza edizione del più grande evento sulla mobilità sostenibile in Italia, promosso da InsideEVs e Motor1 al Laghetto dell’Eur, a Roma, durante il weekend del 5-7 maggio.

Spazio ai giovani

“Ci sono tante possibilità – esordisce Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, intervistato dal direttore Alessandro Lago –, che vanno dalla lavorazione dei metalli allo stampaggio. Ma un altro settore che può crescere è quello del software”.

Foto - Electric Days 2023

Da sinistra a destra: Claudio Cavallotto, Alessandro Lago, Francesco Naso e Ilaria Gilardi

Un ottimo esempio di come cavalcare bene la transizione arriva da Rete scuole per la mobilità sostenibile, associazione nata per preparare gli automobilisti di domani alle vetture sostenibili: “I giovani sono attratti dalle tematiche nuove – riferisce il direttore Claudio Cavallotto –. Non è vero che non sono pronti. Invece hanno voglia di fare qualcosa di nuovo e stimolante”.

La storia di Ilaria

Tra i frutti dell’iniziativa c’è Ilaria Gilardi, meccanica specializzata in veicoli elettrici, presente sul palco per raccontare la sua esperienza in un mondo “maschilista”: “Tante persone mi stimano perché mi sono buttata in questo universo, ma altre mi criticano”.

In ogni caso, “un appassionato di auto termica può esserlo anche di elettrica”. Quali sono le differenze: “La manutenzione è minima, perché le parti che la richiedono sono pochissime”. Ma per sapere di più, potete guardare il video allegato all’articolo.

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