L’energia di tutto il mondo potrebbe essere pulita e (soprattutto) economica entro metà secolo. Utopia? Forse, ma è il futuro immaginato dal think tank scientifico berlinese Mercator Research Institute on Global Commons and Climate Change (Mcc).
Le previsioni del centro studi sono messe nero su bianco nel report “L’innovazione tecnologica consente la mitigazione a basso costo del cambiamento climatico” e riprese dalla stampa internazionale, che pubblica anche i numeri riportati dagli esperti.
Comanderà il solare?
L’analisi si concentra soprattutto sul fotovoltaico, ma sottolinea che a crescere saranno tutte le fonti di energia rinnovabile (Fer), dall’eolico alle pompe di calore. Nel 2050 – sostiene quindi la Mcc – saranno disponibili 63.000 terawattora (TWh) di energia solare: praticamente il doppio di quanto fornito oggi dal carbone.
Una serie di pannelli fotovoltaici
Ma già adesso l’80% degli investimenti privati nel settore è destinato a tecnologie green. Contemporaneamente, crescono produzione e vendite di componenti solari e batterie per sistemi di accumulo. E il merito va in particolare ai sussidi stanziati dai Governi per limitare il riscaldamento globale.
Quanto scendono i prezzi
A proposito di tecnologie stazionarie, lo studio ricorda che, già oggi, lo storage costa meno di 100 dollari al kilowattora (kWh), in anticipo rispetto a quanto immaginato due anni fa dallo stesso ente.
In dieci anni, i prezzi dei sistemi stazionari sono infatti scesi dell’85% e, di questo passo, ci sarà un ulteriore calo al 2030 che porterà i costi al 28% di oggi. Per il fotovoltaico, i prezzi attuali sono invece inferiori dell’87%.
Fonte: Electrek