Nel mese di maggio l'energia complessiva generata da impianti fotovoltaici in Europa ha superato quella generata da centrali a carbone. Si tratta di un sorpasso storico, una prima assoluta, che dimostra una volta per tutte l'impegno che tutte le 27 Nazioni stanno mettendo nella transizione energetica.

Come per ogni "cambio di passo" di questo tipo, però, c'è un rovescio della medaglia che - se non trattato per tempo - rischia di diventare un problema ben più grande: l'eccedenza energetica. Vediamo tutti i dettagli.

Come è successo

Come anticipato, il sorpasso è stato inaspettato e rapido, ma non indolore. Come sia potuto succedere è piuttosto semplice, in base a quanto riportato dal think tank Ember, l'anno scorso, a seguito della guerra tra Russia e Ucraina, i Governi di tutta Europa avevano stanziato numerosi incentivi economici per l'installazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici.

Qualcosa che è arrivato anche a noi italiani, che abbiamo cercato di sfruttare fino all'ultimo centesimo. In poco più di 12 mesi il Vecchio Continente è diventato un vero e proprio esempio per tutto il mondo riguardo le energie rinnovabili, con una crescita del 10% tra marzo 2022 e gennaio 2023, come abbiamo anticipato nel nostro report annuale dedicato.

Nel corso del primo semestre del 2023, quindi, l'energia solare è cresciuta costantemente raggiungendo il picco proprio nel mese di maggio, notoriamente il primo dei più soleggiati dell'anno (un anno fa in questo stesso periodo mi trovavo alla guida alle ore 21:00 su un'autostrada tedesca, con il sole ben alto in cielo) e superando quella di tutte le centrali a carbone attive: un primato che resterà nella storia.

Il report globale sulle rinnovabili di Ember

Gli obiettivi dell'Europa in vista del 2040

C'è troppa energia

L'aumento di quantità di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici è certamente positiva, ma ci sono dei problemi che non possono essere trascurati.

Il primo è sicuramente quello di un'eccedenza energetica non certo da poco, che proprio nei giorni più soleggiati del mese ha provocato un prezzo negativo dell'energia elettrica (in poche parole, i provider a livello teorico avrebbero dovuto pagare i consumatori per utilizzarla).

Il secondo è la dimostrazione, ancora una volta, che almeno per il momento è impossibile fare uno switch definitivo verso le rinnovabili, in quanto i vari metodi di immagazzinamento energetico non sono ancora del tutto efficienti e sostenibili.

L'ultima generazione di Tesla PowerWall

Creare per esempio, infatti, dei pacchi batterie di enormi dimensioni in cui immagazzinare l'energia elettrica in estate per usarla in inverno non è certamente semplice (e sostenibile), così come creare impianti di elettrolisi con cui ricavare idrogeno da immagazzinare per futuri momenti di bisogno.

C'è infine un'altra questione: il nucleare, che per sua naturale composizione non può certamente essere "spento" dall'oggi al domani o messo in pausa e che quindi costantemente contribuisce all'eccedenza energetica.

L'impianto fuel celle a ossido solido installato dentro la fabbrica Ferrari

L'impianto fuel celle a ossido solido installato dentro la fabbrica Ferrari

Il caso olandese

Il Paese che ha registrato il più grande "avanzo" di energia elettrica è stato l'Olanda. Nel territorio dei Tulipani, infatti, oggi risultano installati pannelli solari per una capacità di oltre 100 megawatt per ogni 100.000 abitanti. Come riportato da BloombergNEF, si tratta in pratica di più del triplo della Cina, attualmente il leader globale in capacità solare.

Ma perché l'Olanda si trova oggi ad avere la rete fotovoltaica più densa della Terra? Il motivo è semplice e ancora una volta c'entra il Governo, che nel corso degli ultimi anni ha dato sussidi alle famiglie per l'installazione di pannelli solari, con i quali ricavare energia elettrica che, ancora oggi, se non utilizzata può essere rivenduta al provider stesso.

Jorrit de Jong, portavoce dell'operatore della rete elettrica olandese TenneT, ha commentato a BloomberNEF:

"Il governo olandese lo ha fatto per stimolare i pannelli solari, ma ha avuto un po' troppo successo. Se io oggi faccio il bucato o carico la mia auto nei momenti in cui non c'è il sole, non mi importa perché sono pagato dalla mia compagnia energetica per farlo".

L'Aia prevede di cambiare il sistema a partire dal 2025. Secondo le nuove regole, le abitazioni che produrranno un quantitativo energetico eccedente il consumo potranno solo detrarre un importo pari sulla loro bolletta annuale, ma non verranno più ricompensate.